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Climate tech, in Italia finanziamenti per 322 milioni ma è enorme il gap con Francia e Germania



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A firma di Cleantech for Italy e Mito Technology la ricognizione sull’ecosistema del venture capital. È il settore energetico ad aver incassato più risorse, con il 37,9% della torta, seguito dall’agrifood con il 20%. Ma nel nostro Paese si investono 3,8 milioni pro capite, un’inezia rispetto ai 43,2 milioni della Francia e ai 38,8 milioni della Germania

Pubblicato il 24 giu 2024



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Il settore del cleantech, e più in generale del climate tech, sta attraversando un periodo di significativa crescita in Italia, sostenuto da un volume crescente di investimenti e finanziamenti che ne dimostrano l’importanza strategica. Ma il Belpaese rimane indietro rispetto all’Europa. A confermare la realtà di questo settore è il primo rapporto di Cleantech for Italy, realizzato in collaborazione con Mito Technology, che esamina lo stato dell’ecosistema del venture capital cleantech in Italia.

I dati chiave del rapporto, redatto da Leonardo Massa, Investment Director di Mito Technology, e Federico Cuppoloni, direttore di Cleantech for Italy, mostrano che nel 2023 i finanziamenti per il cleantech in Italia, comprendenti equity, debito e sovvenzioni, hanno raggiunto la cifra record di 322,3 milioni di euro, segnando un notevole incremento rispetto al 2022 (+68,6%). Il dato fotografa però il significativo ritardo dell’Italia rispetto ai Paesi europei negli investimenti in venture capital cleantech: solamente 3,8 milioni di euro investiti pro capite (rispetto ai 43,2 milioni di euro della Francia e ai 38,8 milioni di euro della Germania).

In crescita la dimensione media delle operazioni

La ricerca registra un notevole incremento dei round di finanziamento post-seed, nella fascia di 5-20 milioni di euro. Questa tendenza ha determinato un aumento sia della dimensione media delle operazioni (2,7 milioni di euro nel 2023 rispetto a 1,9 milioni di euro nel 2022) sia della dimensione mediana delle operazioni (0,8 milioni di euro nel 2023 rispetto a 0,4 milioni di euro nel 2022).

Nello specifico, il settore energetico è quello che ha ricevuto più finanziamenti nel 2023, con il 37,9% del valore totale delle operazioni, seguito dall’agrifood con il 20%.

Uno scenario vivace: in crescita startup e fondi dedicati

“La scena cleantech italiana è vivace, con molte startup emergenti che lavorano su tecnologie critiche per la decarbonizzazione e un numero crescente di fondi cleantech dedicati – afferma Federico Cuppoloni, direttore di Cleantech for Italy -. Tuttavia, i finanziamenti nelle fasi avanzate sono ancora insufficienti e troppo bassi rispetto all’Europa. Per sbloccare il capitale, necessario a scalare i leader industriali di domani, Cleantech for Italy stringerà alleanze con tutti gli attori chiave e traccerà un percorso verso la leadership globale nel cleantech per il Paese. Colmeremo il divario tra scaleup, investitori e policymaker, sostenendo un quadro politico strategico per supportare la crescita e l’industrializzazione del nostro settore cleantech”.

Ecosistema in maturazione: più fiducia dagli investitori

“L’ecosistema cleantech italiano sta registrando un’accelerazione significativa, sostenuto da fondi di venture capital specializzati e startup climatiche come MitoTechnology Venture – aggiunge Leonardo Massa, Investment Director di MITO Technology -. Negli ultimi cinque anni, il settore ha mostrato una maturazione evidente, con round finanziari di maggiore entità e un incremento degli investimenti. Questo trend riflette una crescente fiducia degli investitori e un orientamento strategico verso l’espansione delle imprese consolidate, segnalando una fase di consolidamento e rafforzamento del settore, in linea con gli obiettivi della green transistion. Iniziative come Cleantech for Italy sono cruciali per sostenere l’ecosistema e promuovere la collaborazione tra governo, industria, investitori, incubatori e accademia, favorendo l’innovazione e attirando capitali”.

Italia focolaio di innovazione

“L’Italia è un focolaio di innovazione cleantech, esemplificato da storie di successo come l’impressionante raccolta fondi di Energy Dome, una società di stoccaggio di energia a lungo termine e destinataria del supporto di Breakthrough Energy Catalyst – conclude Julia Reinaud, Senior Director di Breakthrough Energy -. Con il suo potenziale per guidare in settori critici come energy storage e le green molecules, l’Italia ha tutte le risorse per sostenere una crescita straordinaria. L’evento inaugurale di Cleantech for Italy è un passo cruciale per sfruttare questo potenziale e promuovere ulteriori avanzamenti nel settore cleantech. Questa iniziativa è essenziale per favorire la collaborazione e l’innovazione tra gli innovatori e gli investitori cleantech italiani, assicurando che l’Italia continui a essere in prima linea nello sviluppo di tecnologie sostenibili”.

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