Crediti d’imposta Transizione 4.0, pubblicazione degli avvisi per la partecipazione agli Ipcei (Important project of common european interest) su microelettronica, idrogeno e cloud, 750 milioni per le filiere produttive e il fondo da 400 milioni a sostegno dell’imprenditoria femminile: sono gli obiettivi fissati per il 2021 dal piano nazionale di ripresa e resilienza per il Mise, che il ministero guidato da Giancarlo Giorgetti annuncia di essere riuscito a raggiungere. Si tratta della prima parte delle risorse assegnate al ministero dello Sviluppo economico per l’attuazione degli investimenti nella programmazione 2021-2026, che ammontano complessivamente a oltre 18 miliardi di euro.
“Sono soddisfatto per il traguardo raggiunto dal Mise sugli obiettivi stabiliti dal Pnrr per il 2021 – sottolinea il ministro Giorgetti – Abbiamo lavorato con l’obiettivo di porre le basi strutturali per determinare nei prossimi anni una crescita stabile e duratura dell’economia del Paese attraverso riforme e investimenti strategici. È un segnale importante che mandiamo certamente ai partner europei e ai mercati ma soprattutto alle realtà imprenditoriali, ai professionisti e lavoratori del nostro sistema produttivo che dimostra la serietà e competenza del percorso avviato con il governo Draghi. Dobbiamo però aver ben chiaro – conclude – che si tratta di un primo passo che dovrà continuare ad essere difeso, implementato e rafforzato con lo stesso vigore fino al 2026”.
Analizzando più nel dettaglio l’attività del Mise per la realizzazione dei progetti previsti dal Pnrr, il ministero ricorda che nel corso del 2021 sono entrati in vigore i nuovi crediti d’imposta del Piano Transizione 4.0, “che rappresenta un tassello fondamentale della strategia complessiva del Pnrr tesa ad aumentare la competitività e la sostenibilità delle imprese, incentivando la trasformazione digitale dei processi produttivi. In particolare, è stata ampliata la platea delle imprese beneficiarie, la durata del credito d’imposta su base biennale e le tipologie di investimenti immateriali agevolabili”.
Nella cornice degli stanziamenti previsti dal piano per favorire la competitività delle filiere produttive sono stati anche destinati 750 milioni di euro per i Contratti di sviluppo per agevolare gli investimenti nei settori industriale, turistico e di tutela ambientale. In questo quadro, spiega il ministero in una nota, “rivestono particolare importanza anche le riforme delle discipline dei Contratti di sviluppo e degli Accordi di innovazione, volute fortemente da Giorgetti, per premiare i progetti d’investimento che oltre a puntare sullo sviluppo industriale e la sostenibilità ambientale si impegnano a tutelare i lavoratori di aree territoriale e aziende in crisi”.
Durante il 2021 sono inoltre stati lanciati gli avvisi per le imprese a manifestare interesse per gli Importanti progetti di comune interesse Europeo (Ipcei) su microelettronica, idrogeno e cloud, per un investimento che mira a promuovere la collaborazione tra enti pubblici e privati per realizzare progetti nel campo della ricerca, sviluppo, innovazione e prima produzione industriale di larga scala mirino a creare filiere europee in settori strategici.
All’imprenditoria femminile è inoltre destinato l’intervento proposto dal Mise per la missione “Inclusione e coesione”, con il progetto – avviato il 30 settembre – che ha reso operativo il “Fondo impresa donna” con un finanziamento iniziale di 40 milioni di euro. Ulteriori 400 milioni, specifica il Mise, sono stati destinati all’imprenditoria femminile con decreto firmato dal ministro il 24 novembre.
Tra le altre iniziative comprese nel quadro di interventi del Pnrr c’è anche la riforma della proprietà industriale, primo provvedimento del Piano nazionale di ripresa e resilienza, avviato il 24 giugno con un finanziamento straordinario di 30 milioni di euro per realizzare interventi finalizzati a tutela della proprietà intellettuale nell’ambito della digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo. Per coordinare l’attuazione degli interventi e delle riforme strutturali di competenza del Mise nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza il ministero ha inoltre istituito la Struttura tecnica di missione.