INNOVAZIONE

Cloud europeo, in campo 25 Stati. Pisano: “Rafforzare l’autonomia tecnologica”

L’Italia firma la dichiarazione congiunta che punta a definire azioni comuni per lo sviluppo di applicazioni e servizi. La ministra dell’Innovazione: “Benefici per aziende e cittadini”

Pubblicato il 23 Dic 2020

cloud

La crisi sanitaria da Covid-19, come sottolinea la Commissione europea, ha evidenziato quanto sia importante la disponibilità di un’ampia gamma di tecnologie digitali per le nostre economie e la nostra società. I dati sono al centro della trasformazione digitale e rappresentano una risorsa essenziale per un’Europa più competitiva e sostenibile. Perché i dati possano essere analizzati, archiviati e consultati nel rispetto dei valori fondamentali europei, l’Unione deve dotarsi di basi tecnologiche all’avanguardia.

In questo contesto l’Italia, rappresentata dai ministri dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, e dell’Innovazione, Paola Pisano, hanno aderito a un Ipcei (Importante progetto di Comune Interesse Europeo) che ha l’obiettivo di definire un approccio comune al cloud.

“Insieme a Francia, Germania e Spagna invitiamo tutti gli Stati membri dell’Ue a prenderne parte per definire insieme la prossima generazione di infrastrutture e servizi cloud dell’Unione europea – scrive Pisano su Facebook – Attraverso investimenti comuni da destinare a settori quali il cloud e l’economia digitale, l’obiettivo è promuovere una strategia industriale europea ambiziosa che possa rafforzare l’autonomia tecnologica dell’Ue, favorendo lo sviluppo delle aziende italiane ed europee in questo settore. A beneficio dei nostri cittadini e della nostra economia”.

Gli Stati membri concentreranno le loro azioni su investimenti congiunti, facilitando anche quelli privati, in grado di abilitare la distribuzione di infrastrutture e servizi cloud resilienti e sicuri con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di un’industria europea più competitiva. Si punta a definire un approccio europeo, lavorando su una serie di soluzioni tecniche e norme politiche per la promozione di servizi cloud interoperabili paneuropei. Infine la coalizione si impegna a guidare la transizione verso data center e servizi cloud più sicuri, interoperabili ed efficienti dal punto di vista energetico, in particolare per le piccole e medie imprese, le start-up e il settore pubblico.

Il plauso della Commissione Europea

La Commissione ha accolto con favore la dichiarazione congiunta di 25 Stati membri dell’Ue perché, spiegano da Bruxelles,  il progresso delle offerte cloud europee è essenziale per aumentare la competitività delle imprese e fornire ai cittadini, nonché alle pubbliche amministrazioni e alle aziende di tutto il mondo una maggiore scelta per quanto riguarda l’infrastruttura e i servizi di elaborazione dati affidabili. Servizi e dati cruciali per sviluppare future innovazioni basate sui dati ed emergenti tecnologie, come 5G / 6G e intelligenza artificiale.

“L’Europa deve unire le forze per guidare l’ondata attuale e futura di dati industriali e pubblici – spiega il commissario al Mercato interno, Thierry Breton – Questa dichiarazione è promettente e mostra la profondità del cambiamento a cui assistiamo. È opinione comune che sia fondamentale che qualsiasi dato possa essere archiviato ed elaborato in Europa, secondo le regole e gli standard europei. Si tratta di un pilastro fondamentale della nostra sovranità digitale e stimolerà la ripresa dell’Europa, garantirà la competitività a lungo termine e ci aiuterà a raggiungere la sostenibilità climatica”. La Commissione, insieme agli Stati membri, mira a creare maggiori sinergie tra iniziative nazionali e transfrontaliere per migliorare e ampliare la loro interoperabilità. Il prossimo passo sarà il lancio di un’alleanza europea sui dati industriali e il cloud, come annunciato nella strategia europea sui dati del febbraio 2020. Gli Stati membri interessati, le industrie e gli esperti lavoreranno insieme per progettare il business, gli investimenti e piani di implementazione per sviluppare il cloud di prossima generazione.

Expo 2020, intesa Pisano-Glisenti

La cooperazione internazionale sui temi legati alla transizione digitale e la valorizzazione delle competenze tecnologiche del nostro Paese: sono questi i punti principali del Protocollo d’intesa tra la Ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione e il Commissariato per la partecipazione italiana a Expo 2020 Dubai. L’accordo, firmato dalla Ministra Paola Pisano e dal Commissario Paolo Glisenti, mira a promuovere, in occasione dell’Esposizione Universale, un ampio confronto sull’impatto della digitalizzazione per settori quali la robotica, la mobilità, l’intelligenza artificiale e la cybersecurity.

Si intende così favorire il dibattito e la collaborazione con i Paesi partecipanti, con le istituzioni nazionali e internazionali e con le organizzazioni multilaterali presenti all’Expo di Dubai sulle implicazioni che la transizione tecnologica ha e avrà nella ridefinizione dei modelli di produzione, formazione, sviluppo urbano, creazione artistica, assistenza sanitaria e convivenza sociale.

La collaborazione tra il Commissariato e la Ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione si svilupperà nel semestre espositivo di Expo Dubai – che inizia il primo di ottobre 2021 – e anche nel periodo che lo precede, con progetti e iniziative congiunte finalizzati a valorizzare anche le competenze e le best practice dell’Italia nel campo della digitalizzazione e delle infrastrutture tecnologiche. I programmi saranno in sintonia con il tema dell’Esposizione Universale di Dubai “Connecting minds, creating the future” (“Connettere le menti, creare il futuro”) e con quello del Padiglione Italia ad Expo: “La bellezza unisce le persone”.

L’accordo punta a incentivare attività che sostengano i processi di innovazione tecnologica e di digitalizzazione nel tessuto produttivo – coerentemente con il Piano 2025 elaborato dal Dipartimento guidato dalla Ministra Pisano “Strategia per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese” – nonché ad orientare i più giovani verso le nuove professioni, connotate da competenze trasversali, multidisciplinari e multisettoriali.

“Expo 2020 Dubai è l’occasione per l’Italia di promuovere i propri traguardi nei campi dell’innovazione e della digitalizzazione – ha spiegato la Ministra Pisano – per migliorare la qualità della vita dei cittadini e affrontare le nuove sfide della società. Sono convinta che lo scambio tra culture e conoscenze diverse che grazie all’Esposizione universale sarà possibile avviare, aiuterà lo sviluppo di progetti innovativi e digitali anche a livello internazionale”.

“La partecipazione dell’Italia a Expo Dubai – ha affermato il Commissario Glisenti – ci consentirà di dare ampia dimostrazione di come la transizione digitale possa portare una crescita della competitività delle nostre imprese, a partire dalle tante piccole e medie imprese di eccellenza che si apprestano ad adottare modelli avanzati di internazionalizzazione, e-commerce e di B2B a distanza, ma anche di continuare a lavorare sulla riduzione delle disuguaglianze sociali per una connessione dei territori e dei borghi con il resto del Paese e del mondo, diventando così luoghi di forte attrazione turistica e attrazione di investimenti”.

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