Entro il 2015 sarà boom di traffico cloud. A dirlo il Cisco Global
Cloud Index (2010-2015), secondo cui la crescita di tale traffico
crescerà di 12 volte, passando da 130 exabyte a un totale di 1,6
zettabyte annuali in quattro anni, con un 66% di tasso di crescita
annuale composto (Cagr).
Il cloud è l’elemento con maggiore crescita del traffico data
center, il quale quadruplicherà ad un tasso Cagr del 33% per
raggiungere i 4,8 zettabyte annualmente entro il 2015. Si stima che
oggi il cloud rappresenti l’11% del traffico data center, con una
crescita di oltre il 33% del totale entro il 2015. Il cloud sta
diventando un elemento critico per il futuro dell’Information
Technology (IT) e della distribuzione di video e contenuti.
La maggior parte del traffico data center non è generato
dall’utente bensì dai data center e dai cloud stessi che
svolgono attività trasparenti verso gli utenti – come ad esempio
il backup e la replicazione. Entro il 2015, il 76% del traffico
data center rimarrà nel data center stesso a fronte della
migrazione del workload tra diverse macchine virtuali e delle
attività di background effettuate, il 17% del traffico totale
lascerà il data center per essere distribuito all’utente, mentre
un ulteriore 17% del traffico totale sarà generato tra i data
center attraverso attività quali ad esempio il cloud-bursting, la
replicazione dei dati e gli aggiornamenti.
“Il traffico cloud e data center sta esplodendo a fronte della
richiesta dell’utente di accedere a volumi di contenuti da
dispositivi da loro scelti – spiega Suraj Shetty, vice president
of product and solutions marketing, Cisco – Il risultato: maggiore
virtualizzazione data center e importanza della rete per le
applicazioni cloud, e l’esigenza di dare un senso a una
situazione che sta evolvendo dinamicamente. Lo studio Cisco Global
Cloud Index fornisce una visione approfondita della crescita del
traffico e dei trend in modo che le organizzazioni possano prendere
decisioni a lungo termine. Continueremo a sviluppare e rilasciare
su base annuale lo studio Cisco Global Cloud Index, fornendo il
nostro impegno costante per la ‘cloud readiness’”.
Entrando nel dettaglio del report, Cisco stima che il cloud
rappresenterà dunque un terzo del traffico data center totale:
globalmente crescerà da appena l’11% (11 exabyte al mese e 130
exabyte all’anno) del traffico data center totale nel 2010 a
oltre un terzo del traffico data center totale (precisamente il 34
% – 137 exabyte al mese e 1,6 zettabyte all’anno) entro il 2015.
Tra i driver una maggiore diffusione della virtualizzazione e delle
economie di scala.
Inoltre il traffico generato dalla nuvola sta crescendo a velocità
doppia rispetto a quello data center.
“La transizione verso servizi cloud sta spingendo il traffico
cloud globale ad un tasso di crescita che è il doppio di quello
del traffico data center – spiega l’Index di Cisco – Il traffico
data center globale crescerà di quattro volte (il 33% Cagr) dal
2010 al 2015, mentre il traffico cloud globale crescerà di 12
volte (il 66% Cagr) durante lo stesso periodo”. Nel 2015, si
avrà un picco delle attività dell’utente di oltre 2,5 volte.
Prevalentemente a causa della crescita dei servizi video consumer,
il traffico data center verso l’utente registra picchi
significativi.
Si stima che l’ammontare medio del traffico data center per ora
durante i periodi di picco, come ad esempio durante la prima
serata, cresca di 2 volte e mezzo, creando la necessità di
pianificare ulteriore capacità data center e cloud così come di
rete. Il modello cloud on-demand si adatta perfettamente per
soddisfare questo tipo di richiesta variabile.
Per quanto riguarda la transizione del workload, il 2014 sarà il
primo anno in cui il bilanciamento del workload si sposterà per la
prima volta su cloud – il 51% del workload totale sarà in ambiente
cloud rispetto al 49% in ambito IT tradizionale. In generale, il
workload data center dal 2010 al 2015 è in crescita di 2,7 volte;
tuttavia, il workload cloud 2010 – 2015 è in crescita di oltre 7
volte.