5G sfida di sistema. Debutto Huawei nel 2018

Pubblicato il 14 Feb 2017

Yuefeng Zhou, chief marketing officer Wireless network product line di Huawei

(LONDRA) – Le reti mobili di quinta generazione erano state il focus principale del Mobile World Congress pre-briefing dello scorso anno. Dopo 365 giorni di ricerca, sviluppo e test a Londra Huawei si è ripresentata all’incontro annuale con analisti e stampa specializzatauna ancor più convinta del potenziale esplosivo del 5G. Sul fatto che questa connettività ultra-performante aprirà nuovi mercati e genererà nuovi circoli virtuosi di trasformazione digitale di abitudini e industrie non ci sono ormai grandi dubbi. Ecco perché secondo Huawei la priorità è partire subito, lavorando tutti insieme nella definizione di performance, regole e standard di sicurezza adeguati.

Non sarà comunque facile. “L’industria è pronta anche se è una rivoluzione complessa. Bisogna cominciare a investire oggi, ma farlo in un’ottica di sistema lavorando in tandem con aziende e partner che saranno coinvolti da questa marea di connettività”, dichiara Yuefeng Zhou, chief marketing officer Wireless network product line. Da casa Huawei, annuncia il manager, partirà qualche novità 5G in direzione Barcellona, dove in occasione del MWC17 che si terrà dal 27 febbraio al 2 marzo saranno organizzati un open industry summit ad hoc e 5 aree dedicate alle soluzioni concrete. “Noi lanceremo le prime soluzioni commerciali nel corso del 2018, sperando di dare impulso al mercato”, prevede Zhou convinto che il mercato abbia “bisogno di un mix preciso composto da spettro, architetture definita e business model pronti ad adattarsi perché non si tratta solo di tecnologia, ma di performance del sistema”.

Insomma, l’innovazione tecnologia deve basarsi sull’obiettivo di estrarre valore. Non stupisce che Huawei stia in un certo senso inseguendo le strategie dei propri clienti, scaricando sul campo i risultati della ricerca sul 5G portata avanti da tempo in tandem con accademie e centri di ricerca di tutto il mondo. “C’è però bisogno di spettro perché le frequenze attuali non bastano a garantire sviluppo per tutti i settori che avranno bisogno delle connessioni ultra-veloci – conclude Zhou -. Dobbiamo innanzitutto massimizzare le frequenze che abbiamo a disposizione ora, senza pensare che sia più facile spegnere una tecnologia passata come il 3G perché non è così”.

Leggi gli altri approfondimenti sul PRE-MWC17 BRIEFING di Huawei

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