Adobe rilancia la sua Creative Cloud puntando a nuove funzionalità per gli applicativi, maggiore integrazione con la nuvola e soprattutto al mobile targato Apple. L’azienda californiana ha presentato una nuova ondata di software e funzionalità per la sua Creative Cloud, la versione che integra e sostituisce la tradizionale Creative Suite di applicativi per la creatività e la gestione degli asset multimediali: dall’impaginazione professionale di documenti al fotoritocco fino al montaggio video e all’animazione per il web.
Le novità sono quasi impossibili da riassumere perché si contano centinaia di nuove funzioni con nuove versioni di 14 applicazioni desktop fortemente integrate con i servizi cloud, nuove applicazioni mobile e nuovi dispositivi hardware che amplificano le possibilità creative. Partiamo da questi ultimi in particolare: Adobe ha creato penna e righello per iPad, che utilizzano sia l’integrazione con il profilo degli utenti tramite cloud (profilo Kuler) che la possibilità di fare disegno tecnico di elevato livello, una mancanza finora nel mondo del disegno per iPad. Ink e Slide, questo il nome dei due oggetti bluetooth a precisione migliorata rispetto ai tradizionali apparecchi per il disegno per iPad (Adobe ha stretto un accordo con Adonit per la tecnologia pixel point che consente puntali dalla dimensione di una matita tradizionale con sensibilità alla pressione tramite il collegamento bluetooth a basso consumo) si integrano con tutte le app per il mobile dell’azienda, che a questo punto sono una dozzina incluse Adobe Sketch e Adobe Line, e le nuove versioni di Photoshop e Lightroom mobile.
Adobe ha poi presentato una nuova versione delle 14 applicazioni desktop che sono tra le più diffuse nel mondo della creatività e produttività aziendale (Adobe è la terza software house del pianeta dopo Microsoft e Oracle). Solo nel 2013 circa 500mila siti sono stati pubblicati con Adobe Muse, ad esempio, mentre Dreamweaver rimane il più utilizzato software per creare animazioni digitali per la rete, e la suite di applicativi per il montaggio e la gestione del video (Premiere, Prelude, After Effect e altri) sono i più diffusi in assoluto assieme ai prodotti di Apple come Final Cut.
La strategia di Adobe, al di là delle singole innovazioni di prodotti, mira soprattutto all’integrazione tramite il cloud: gli applicativi si parlano e sono in grado di scambiarsi dati o funzionalità, a seconda dei contesti e delle esigenze, mentre in generale sono aumentate le possibilità offerte dal sistema di condivisione delle fotografie tramite cloud oppure dalla capacità di Indesign di creare formati di ebook con standard epub a layout fisso, adatti all’esportazione per iBooks di Apple (iOS e Mac).
Tutto il lavoro fatto per la suite di Adobe si riflette anche nelle versioni e nelle offerte ad hoc per il mercato della scuola e per quello enterprise, che utilizzano soluzioni di produzione e gestione dei documenti multimediali prodotte dall’azienda californiana.
Nel futuro, sostiene Adobe, ci sarà sempre più mobilità e quindi sempre più bisogno di portare servizi e app nel mondo dei tablet: in prima battuta la scelta di Adobe è andata in direzione degli apparecchi di Apple, iPad e iPhone. Per adesso non sono previste versioni per Android o Windows visto che “non è là che si trovano i creativi”, ma non è escluso che forse un giorno sia possibile immaginare versioni dei software della suite Creative Cloud mobile anche per quelle piattaforme.