Sistemi legacy piuttosto datati, molti processi svolti ancora manualmente, substrati di regolamentazioni e normative in materia di privacy e protezione dei dati e una generale resistenza culturale all’innovazione hanno frenato la trasformazione digitale del settore assicurativo negli ultimi anni. Ma ora gli operatori stanno cercando di voltare pagina. A questa conclusione giunge l’ultimo studio di Idc, che segnala l’avvio di un vero e proprio percorso di trasformazione del comparto.
Alcuni attori, spiegano gli esperti di Idc, hanno già avviato importanti investimenti strategici in tecnologie innovative per restare competitivi in un mercato sempre più allargato. Altri stanno invece percorrendo i primi passi in questa direzione. In entrambi i casi si cerca di ottimizzare i costi operativi degli ambienti legacy per finanziare le nuove iniziative digitali. Le compagnie di assicurazione sembrano insomma decise a mettere da parte quel timore della digital disruption che ha finora frenato lo sviluppo. Anche grazie a due fattori: presa di coscienza e ricambio generazionale.
Secondo Idc le aziende del settore stanno concentrando gli investimenti su 3 obiettivi principali. Rivoluzionare la customer experience, mediante piattaforme digitali di nuova generazione e un’infrastruttura di back-office capace di supportare processi, servizi e prodotti omni-experience in linea con le aspettative sia dei clienti, sia degli intermediari. Creare nuovi flussi di ricavi, con servizi avanzati di connettività quali IoT e telematica (iniziando dalle aree del digital lifestyle, delle connected car e della domotica. Trasformare le informazioni in vantaggio competitivo, con strumenti big data, predictive analytics e cognitive.
Non a caso, sottolinea una recente survey sempre di Idc, la maggior parte delle aziende europee si è perciò detta intenzionata a incrementare la spesa IT nel 2017 tra il 5 e il 10%. Una parte principale dei budget resterà ancora allocata al mantenimento degli esistenti sistemi, ma il resto sarà dedicato all’innovazione.
A oggi, il 40% delle assicurazioni europee scandagliate da Idc ha adottato almeno tre dei quattro driver digitali per il settore (cloud, big data e analytics, mobility e social media), mentre il 35% almeno due. L’11% degli attori del comparto europeo li ha già adottati tutti. Infine, per quanto riguarda l’Internet of Things, Idc ritiene che questa tecnologia abbia già iniziato a stravolgere il settore a livello globale, forzando le aziende a formulare nuovi modelli assicurativi per venire incontro alla crescente domanda da parte dei clienti di servizi, prodotti ed esperienze altamente personalizzate. Entro il 2019, prevede Idc, le nuove polizze assicurative a consumo basate su tecnologie IoT rappresenteranno il 15% del mercato assicurativo auto e il 10% del mercato assicurativo casa.