Internet of Things, progetti di Customer Journey, Big Data e Cyber Security: sono questi i quattro assi della rivoluzione digitale all’italiana. È quanto emerge dall’edizione 2016 del Rapporto Assintel secondo cui il mercato IT non solo è uscito dalla crisi ma ha messo a segno una crescita del 3,1%, trainato dagli investimenti legati alla cosiddetta trasformazione digitale. La principale novità 2016 – evidenzia l’associazione presieduta da Giorgio Rapari – sono i “digital enablers”, iniziative di punta della trasformazione digitale “che fungono da incudine per l’evoluzione del business aziendale”: valgono 7,4 miliardi di euro con un tasso di crescita del +16% rispetto al 2015. È l’Internet of things a registrare le migliori performance di crescita, +22%, seguito da progetti di Customer Journey (+13,6%), Big Data (+16,2%) e Cyber Security (+6,1%).
L’elemento di maggior novità per il mercato è dato quest’anno dai cosiddetti “Digital Enablers”. In ambito software stanno inoltre registrando una crescita record il Digital Marketing (+31,2%), la Business Intelligence (+13,6%), il Cloud Computing (+19,5%) e il Mobile Enterprise (+13%).
Stando alle rilevazioni di Assintel al netto degli enti locali – che restano al palo in quanto a investimenti – la spesa IT è una voce crescente per pressoché tutte le industry di mercato. Utility e Assicurazioni i comparti più “attivi”, entrambi a +4,9%, seguiti da Trasporti e Logistica (+4,8%), Banche (+3,6%), Tlc (+3,4%) e Industria (+3,7%). Il Commercio/Distribuzione/Servizi riemerge con un +2,6%, e con essi va sottolineata la crescita parallela dell’eCommerce B2C: +17,2% quest’anno, vale oltre 19 miliardi di euro, trascinato dagli 8 miliardi e mezzo del Turismo e dalla rapida ascesa di del Food (+102,5%) e di Moda e abbigliamento (+44,9%). Tutto ciò si riflette anche nell’inversione di tendenza del settore Consumer (+1,4%), conseguenza diretta del diffondersi del digital lifestyle.
Luci e ombre invece restano nei mercati collegati alla PA: se torna a crescere la spesa legata alla PA Centrale (+2,3%) e alla Sanità (+1,9%), restano come fanalino di coda gli Enti Locali (-2,1%).
Ma cosa accadrà di qui ai prossimi 12 mesi? Assintel ha intervistato a tal proposito 1000 Responsabili IT di aziende End User e l’analisi evidenzia che nel 2016 è aumentata la spesa in nuovi progetti di innovazione per il 49% dei rispondenti, ma parallelamente l’altro 34% del campione dichiara che il budget IT complessivo è sceso. Buone notizie però per il 2017: diminuisce il numero di aziende che dichiara di contrarre i propri investimenti in innovazione (24% del campione) mentre aumenta la percentuale di chi dichiara che aumenterà il proprio budget (sono il 34%). Il 14% degli intervistati è “virtuoso” perché investe più del 3% in IT, ma il 30% del campione resta drammaticamente sotto l’1%.