È la rivoluzione della “terza rete”, come la chiamano. Il salto di qualità dell’infrastruttura che fa muovere i bit su Internet. E nel suo epicentro c’è il Metro Ethernet Forum, l’associazione industriale di settore che raccoglie le aziende del settore tecnologico e delle telecomunicazioni per sviluppare gli standard della Carrier Ethernet, estensione della connettività via rete Ethernet per consentire ai fornitori di rete del settore telecomunicazioni di dare servizi capaci di far usare questa tecnologia all’interno delle loro reti. Al centro di tutto questo Nan Chen, presidente del Mef Forum. Forza propulsiva di questa organizzazione metà comitato per gli standard e metà struttura marketing per la loro promozione ed adozione. A partire da che cosa sia la “terza rete”: «È un servizio che unisce l’agilità on-demand e ubiquità della “prima rete”, cioè di Internet pubblica come la conosciamo, con la performance e la sicurezza garantite della “seconda rete”, cioè gli standard 2.0 del Carrier Ethernet, già adottati da moltissime telco e aziende».
A cosa serve la terza rete?
È stata progettata per fornire alle aziende servizi di connettività garantiti, orchestrati e dinamici. La sua base stabile è nel CE 2.0 ma anche nei Software defined networks (SDN), nella Network functions virtualization (NFV) e nella Lifecycle service orchestration (LSO).
Come si costruiscono questi standard in ambiti diversi?
SDN, NFV e LSO sono standard definiti da altre organizzazioni. Lavoriamo fianco a fianco con loro soprattutto per la definizione delle interfacce di programmazione, le API, che consentono a LSO di orchestrare le attività dei controller SDN e dei sistemi NFV. La risposta del settore è notevole, anche se stiamo ancora definendo alcuni elementi tecnici per avere delle LSO realmente interoperabili
Alcuni attori del mercato hanno lanciato i primi servizi, come le Cloud VPN che per adesso sono state adottate sperimentalmente solo in certi paesi.
Le Cloud VPN sono la prima esperienza di produttività di questo nuovo modello. Andiamo avanti definendo gli standard, dando sostanza alla visione della terza rete. Abbiamo una Reference architecture che è stata approvata durante GEN15 a Dallas. La velocità con cui stiamo andando avanti è davvero forte: in un solo anno sono successe tantissime cose.
Qual è il punto di arrivo di questa visione della tecnologia per l’interconnessione?
La terza rete è il punto di interconnessione che consentirà di creare infrastrutture capaci di fornire servizi attraverso il mondo fisico e quello virtuale. La terza rete è un Network-as-a-Service che permetterà di essere ubiquo, scalabile, agile, performante, sicuro, configurabile per servizi end to end. E quell’automazione dei servizi per i carrier finora impossibile.
Come si pone rispetto alla complessità delle reti di oggi?
L’idea è ridurre la complessità e i costi connessi, aumentando la facilità con la quale automatizzare i servizi. Questo permetterà all’intero settore di poter passare dall’attuale infrastruttura fisica a quella di domani senza alcun attrito.