NUOVI SCENARI

Cloud as a service il “modello” per il Pnrr. Via alla prima mappatura italiana

Hpe Italia e The European House-Ambrosetti avviano uno studio che punta a indagare gli strumenti di creazione degli “asset intangibili” che saranno fondamentali per il rilancio del sistema economico. Venturi: “Per far sì che si realizzi quanto auspicato nel Piano è necessario intervenire su nuove piattaforme”

Pubblicato il 06 Set 2021

cloud

Indagare il ruolo e l’impatto dei nuovi modelli di cloud, basati sull’Everything-as-a-Service (XaaS), nel migliorare la competitività e la crescita dell’Italia che permette la trasformazione di imprese e di istituzioni. È quanto si prefigge di analizzare lo studio strategico “Nuovi modelli di cloud sostenibili, per la competitività e la crescita dell’Italia”, che Hewlett Packard Enterprise Italia (Hpe) e The european house – Ambrosetti si avviano a realizzare, come anticipato oggi nell’ambito del Forum Ambrosetti.

Fondamentale investire in tecnologie digitali

Negli ultimi vent’anni, il Pil dell’Italia è cresciuto mediamente dello 0,4% annuo, un tasso di crescita inferiore di oltre 1,2 punti percentuali della media Ue27 + Uk (+1,6%) e di un punto percentuale rispetto a Francia e Germania (entrambe cresciute del +1,4%). Inoltre, nel periodo prepandemico, le stime di crescita del Pil posizionavano l’Italia all’ultimo posto in Ue: +0,3% nel 2020 contro una media Ue del +1,4%. Il Covid ha stravolto le carte in tavola, portando a una contrazione economica del -8,9% nel 2020.

Secondo le stime di crescita elaborate da The european house – Ambrosetti, il Pil italiano si manterrà a livelli inferiori rispetto al 2019 almeno fino al 2022, considerando il “consensus scenario”. La crescita dell’Italia è inficiata dalla scarsa produttività nella componente definita le “energie del sistema”, ovvero nella parte di produttività non imputabile a lavoro e capitale. Le energie del sistema, tra cui sviluppo manageriale delle aziende, gestione dei talenti, sinergia tra pubblico e privato, si compongono di elementi che afferiscono alla sfera degli asset intangibili, che possono essere favoriti e stimolati dalla trasformazione digitale di imprese e pubblica amministrazione.

“È fondamentale investire in tecnologie digitali per rilanciare la competitività e la crescita del sistema Paese – ha affermato Valerio De Molli, Ceo & Managing partner di The european house – Ambrosetti -. Gli investimenti in nuove tecnologie, infatti, hanno un ruolo chiave nella creazione degli asset intangibili, fondamentali per il rilancio del sistema economico nazionale nel periodo post-Covid. In questo quadro, è necessario individuare un nuovo modello di sviluppo del digitale che accompagni in maniera efficace ed efficiente il percorso di trasformazione di imprese e pubblica amministrazione”.

Nel new cloud la base per realizzare quanto auspicato nel Pnrr

Lo studio strategico intende proprio indagare gli impatti e i benefici generabili da una larga adozione del modello cloud di nuova generazione basato su “Everything-as-a-Service”, in grado di garantire l’accesso a tecnologie, applicazioni e strumenti tecnologici secondo logiche maggiormente vicine alle necessità della società del futuro.
“Con il Pnrr, l’Italia ha intrapreso la strada della digitalizzazione, in grado di abilitare la modernizzazione del paese. Per far sì che si realizzi quanto auspicato nel Piano, è necessario intervenire su nuove piattaforme, basate su architetture tecnologiche innovative, in grado di rendere più agevole e accessibile il percorso di trasformazione digitale di aziende e Pa”, ha commentato Stefano Venturi, presidente e amministratore delegato di Hewlett Packard Enterprise Italia e presidente di Cefriel.

“Queste architetture sono possibili solo attraverso modelli innovativi di cloud, che stiamo portando sul mercato e che è basata su l’“Everything-as-a-service” applicabile sia all’edge che ai datacenter. In un’ottica di data economy, questo nuovo modello di cloud, aperto e interoperabile, permette di estrarre valore dai dati e allo stesso tempo di garantire che la filiera italiana dell’Ict possa continuare ad operare e quindi a contribuire allo sviluppo dell’economia e delle competenze nel nostro Paese. Siamo fiduciosi che il percorso di studio che abbiamo intrapreso insieme a The european house – Ambrosetti porterà a risultati significativi per l’intero sistema Paese”.

Lo studio strategico sarà svolto nel corso dell’autunno 2021 (da settembre a dicembre) e sfocerà in un Forum di alto livello che intende porsi come punto di riferimento per la discussione e per il dibattito in merito alle necessità di nuovi modelli di cloud che favoriscano e accelerino l’adozione del digitale.

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