Impennata di progetti di migrazione sul cloud stimolata dal Covid, nel corso dell’ultimo anno. Ma la corsa non si ferma: le aziende mondiali sono pronte a portare la migrazione ad un livello successivo. Un’accelerazione segnalata anche da Gartner secondo cui la spesa aziendale per il cloud servizi è destinata a crescere del 18,4% nel 2021.
In particolare, il 33% delle imprese sta accantonando tra i 290mila i 579mila euro per finanziare il prossimo passaggio al cloud. Emerge dal report di Colt Technology Services (condotto da Censuswide) secondo cui mentre le tecnologie legacy si dimostrano sempre più inadatte ad affrontare le sfide dell’era multi-cloud, le aziende sono alla ricerca di nuove soluzioni basate su cloud.
Gli strumenti più richiesti
In cima alla lista degli strumenti più richiesti si trova la tecnologia Api (Application Programming Interface), citata dal 56% degli intervistati. Seguono l’Edge Computing (47%), l’AI (43%), la rete on-demand (40%), uCPE (34%) e SD Wan (32%).
Lo studio mette in luce che il Customer Relationship Management è in cima alla lista delle applicazioni per la prossima fase della migrazione al cloud. Migliorare la customer experience e trovare modi migliori per mappare la customer journey è sempre più importante per le aziende.
Questo conferma l’intima connessione tra gli obiettivi per il cloud e il desiderio di migliorare l’esperienza del cliente attraverso una trasformazione efficace.
Circa il 57% ha affermato che le applicazioni Crm sarebbero state al centro del prossimo progetto di migrazione sul cloud, mentre il 54% ha affermato di voler investire sull’Erp.
Il ruolo delle partnership
Viene inoltre riconosciuta, da parte delle aziende, l’importanza di creare giuste partnership per sviluppare e implementare soluzioni cloud. In particolare, vengono apprezzate le relazioni già collaudate con i fornitori di servizi di rete e cloud.
“Dalla ricerca dello scorso anno abbiamo riscontrato un aumento dei progetti di migrazione sul cloud – dice Keri Gilder, Ceo di Colt –. Questo nuovo report approfondisce i bisogni delle imprese, il modo in cui li soddisfano e il perché. Non sorprende che l’evoluzione tecnologica e le soluzioni emergenti vengano sempre più utilizzate per questi progetti. La connettività che li sostiene è fondamentale”.
Al centro la larghezza di banda
Per garantire che l’adozione di infrastrutture cloud avvenga senza problemi, “le aziende – dice Gilder – devono concentrarsi su una connettività flessibile, a larghezza di banda elevata e a bassa latenza. Per questo, le organizzazioni necessitano di un ecosistema di partner, che lavorino per loro e per i loro clienti. Noi di Colt lavoriamo a stretto contatto con i principali provider di servizi cloud per fornire e supportare la migrazione tecnologica. Colt si sforza di prendere ciò che è sempre stato nel Dna dell’azienda per creare un ambiente di costante trasformazione in grado di mettere i propri clienti nella migliore posizione possibile per affrontare le sfide imprenditoriali di oggi”.
Ha poi aggiunto: “Colt IQ Network è la rete intelligente perfetta per aiutarli a raggiungere i propri obiettivi, con il supporto di velocità fino a 100 Gbps e la presenza in più di 29.000 edifici connessi, 900 data center e centinaia di punti di connessione di rete dati in tutto il mondo”.