STRATEGIE

Cloud computing, Biden prepara l’affondo contro i big cinesi: si apre un nuovo fronte nella tech war

Secondo il New York Times, il presidente Usa sta lavorando da mesi a un piano che prevede regole più rigide a carico di Alibaba & co e nuovi strumenti tesi a contrastarne la crescita all’estero

Pubblicato il 22 Giu 2023

usa-cina

Il cloud è sempre più una tecnologia strategica, perché fondata sul trasferimento dei dati verso server esterni. E il governo degli Stati Uniti alza il livello di attenzione sui gestori che arrivano dalla Cina. L’amministrazione del presidente Joe Biden ha infatti accelerato, negli scorsi 18 mesi, le attività volte ad esaminare tutti i possibili metodi per limitare i “potenziali rischi di cybersicurezza” posti dalle divisioni cloud di colossi cinesi come Alibaba e Huawei, secondo quanto svela il New York Times.

Si tratta di un nuova escalation per la tech war tra le due superpotenze, combattuta sui fronti molteplici delle tecnologie strategiche, tra cui le reti 5G, i chip e l’intelligenza artificiale.

Le fonti del NYT riferiscono che la Casa Bianca sta lavorando in tandem con alcuni membri del Congresso, spianando la strada all’approvazione di un’eventuale azione legislativa.

Cloud Made in China nel mirino di Biden

Secondo le cinque fonti anonime del quotidiano statunitense, i funzionari del governo Usa stanno discutendo opzioni per il controllo dei fornitori cinesi del cloud che includono l’imposizione di regole più rigide a carico delle aziende cinesi che sono attive negli Stati Uniti e strumenti per contrastare la crescita delle aziende cinesi all’estero.  

L’amministrazione Biden si sarebbe già confrontata anche con i colossi nazionali del settore – Google, Microsoft e Amazon – per ottenere una comprensione più approfondita di come operano i loro concorrenti cinesi.

I dati al centro della tech war Usa-Cina

Eleggendo a bersaglio le società cinesi di cloud computing, gli Stati Uniti amplierebbero ulteriormente la portata delle ostilità tecnologiche con la Cina.

Soltanto lunedì, durante la visita del segretario di Stato Antony Blinken a Pechino, il capo della diplomazia cinese Wang Yi aveva sollecitato gli Stati Uniti a “smettere di interferire” con lo sviluppo tecnologico della prima potenza asiatica.

Tuttavia, secondo il New York Times, le autorità statunitensi temono che Pechino possa utilizzare i centri dati delle società di cloud computing cinesi sul territorio Usa per accedere a informazioni sensibili. In pratica, i timori di Biden riflettono quelli già espressi dal predecessore Donald Trump sulle attrezzature per il 5G di Huawei e Zte o sulla piattaforma social di TikTok.

Focus sull’infrastruttura digitale 

L’esperta Samm Sacks, cyber policy fellow del think tank New America, sentita dal NYT, ha però puntualizzato come l’attenzione rivolta al cloud computing rifletta un nuovo approccio da parte dell’amministrazione Biden, che intende esaminare la portata dell’influenza cinese sull’infrastruttura internet e i servizi digitali, “in tutti i loro strati”.

Per il momento la Casa Bianca e le aziende statunitensi e cinesi menzionate dal quotidiano non hanno commentato le indiscrezioni.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati