Sono 23 le Pmi venete dell’IT selezionate per l’assegnazione di 2.256.258,77 euro per l’attivazione di servizi informatici in modalità cloud rivolti al mercato della piccola e media impresa per rilanciare la competitività del territorio attraverso l’innovazione digitale. Lo dice una nota diffusa dalla Giunta Regionale del Veneto.
Per diffondere lo sviluppo di servizi basati su cloud computing fra le imprese venete del software e dei servizi informatici la Regione ha emanato un apposito bando per la concessione di contributi a fondo perduto, con scadenza fissata al 9 settembre scorso. A inizio gennaio si è concluso l’iter di valutazione e la graduatoria è stata pubblicata sul Bur. I fondi sono derivanti dal Programma Operativo Competitività Regionale ed Occupazione parte Fesr della Regione del Veneto, periodo 2007/2013.
"Tutta questa operazione – fa rilevare il vicepresidente della giunta, Marino Zorzato – ha come obiettivo lo sviluppo di servizi informatici innovativi per il mondo della piccola e media impresa veneta. Siamo stati molto soddisfatti della qualità dei progetti presentati ed è per questo che stiamo valutando la possibilità di recuperare ulteriori risorse per estendere la lista dei progetti da finanziare. Un altro motivo di soddisfazione è che – come promesso – le strutture regionali siano riuscite ad espletare tutte le procedure amministrative in soli 3 mesi. E’ anche questo un segno dell’attenzione della Regione nei confronti delle richieste delle imprese di ottenere risposte in tempi celeri, soprattutto in un settore dinamico come quello dell’informatica".
"L’esempio del Veneto viene ora osservato con interesse anche dalle altre Regioni e il tema del "cloud computing" sta entrando di forza anche nell’ Agenda Digitale del Governo Nazionale.
Essere la prima Regione italiana a finanziare e favorire lo sviluppo di queste tecnologie, e a incoraggiare l’economia digitale nel nostro territorio – conclude Zorzato – è motivo di particolare orgoglio".
Il nuovo paradigma informatico, scrive la Regione, che si sta internazionalmente affermando è basato sulla fruizione in rete dei servizi informatici grazie alla connessione a banda larga, senza più la necessità di acquistare hardware e software ma pagando solo il reale utilizzo via web di un servizio, così come avviene per l’erogazione dei servizi di acqua, luce e gas.