SCENARI

Cloud e digital transformation le priorità per oltre il 50% delle aziende italiane

Secondo un sondaggio di Twt ed Eumetra Mr, le imprese spingono sull’innovazione: oltre la metà del campione che oggi non usa la “nuvola” si dichiara intenzionato a passare all’azione. Per due realtà su tre la produttività è aumentata grazie allo smart working

Pubblicato il 19 Ott 2021

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Più di un’azienda italiana su due (52%) prevede un incremento della spesa per lo sviluppo digitale e per i servizi in cloud. Lo afferma il sondaggio svolto da Twt, azienda italiana  del settore delle telecomunicazioni, insieme all’istituto di ricerche demoscopiche Eumetra Mr 8 (SCARICA QUI IL REPORT COMPLETO), su un campione statistico rigorosamente rappresentativo delle medie e grandi aziende italiane in relazione alle sfide del cambiamento tecnologico.

I servizi in cloud sono oggi impiegati solo da 4 aziende su 10 (41%), ma le imprese hanno voglia di innovarsi, poiché il 52% del campione che oggi non usa il cloud dichiara che vorrebbe adottarlo in futuro. In particolare, un’impresa su tre (33%) ha adottato sistemi volti a tutelare la privacy dei propri utenti e più di una su quattro sistemi di backup in cloud (28%). Questo perché le tecnologie in cloud godono di alcuni pregi come la facilità di utilizzo, aspetto sottolineato da più di tre imprese su quattro (77%), e la sicurezza, come indicato dal 69% del campione. La maggioranza delle aziende (53%) si dichiara pronta all’archiviazione e al salvataggio in cloud di tutti i documenti aziendali, mentre il 40% si dichiara pronta riguardo la sicurezza in cloud delle informazioni aziendali o l’adozione di sistemi in cloud per la condivisione e produzione di documenti.

Cloud come fondamento dello smartworking

Le soluzioni in cloud, inoltre, rappresentano per diverse aziende alcuni degli strumenti necessari per proseguire anche in futuro il lavoro in smartworking come fatto sinora a causa della pandemia da Covid-19 e per risultare i più efficienti possibile malgrado il lavoro da remoto. Lo smartworking, infatti, è stato utilizzato da quasi tutte le aziende intervistate durante la pandemia. Più della metà ha applicato lo smartworking almeno sulla metà del personale, solo il 15% dichiara di non averlo impiegato, perché quasi sempre non applicabile alla struttura produttiva dell’azienda.

 A cambiare il paradigma dei processi lavorativi è stata proprio l’emergenza: prima lo smartworking era adottato solo dal 7% delle aziende e durante l’emergenza la percentuale è salita all’85%. E oggi il 76% delle imprese lavora almeno parzialmente in smartworking. Due aziende su tre (65% del campione, ma la percentuale sale al 69% fra le aziende di dimensioni maggiori), infatti, hanno riscontrato un aumento della produttività del lavoro grazie allo smartworking.

Boom delle piattaforme di collaboration

Alle imprese è stato anche domandato quali innovazioni tecnologiche abbiano introdotto per facilitare lo svolgimento del lavoro in smartworking: il 71% ha introdotto piattaforme per parlare, videochiamare e chattare e il 56% ha anche adottato un miglioramento delle possibilità di connessione mobile o fissa. Certamente lo smartworking verrà mantenuto, anche se, per quattro rispondenti su cinque (80%) lo sarà su meno della metà del personale. Si realizzerà, cioè, una fruttuosa combinazione tra smartworking e lavoro in presenza. Solo il 15% delle aziende intervistate dichiara che non adotterà più lo smartworking in futuro.

Per utilizzare ancora di più lo smartworking quasi un’impresa su tre (29%), ritiene necessario introdurre ulteriori innovazioni tecnologiche. Certo, per farlo – lo dice il 76% delle aziende, ma l’84% delle grandi – ci vogliono ancora aiuti e incentivi alle aziende. Emerge, quindi, come lo smartworking sia ormai entrato a far parte della vita aziendale e che anche passata l’emergenza non verrà abbandonato, ma piuttosto sarà integrato all’interno di un modello lavorativo che coniughi in maniera proficua presenza effettiva e presenza virtuale.

Una grande opportunità di digitalizzazione

«Le soluzioni in cloud, che accompagnano gli utenti sia che lavorino in presenza sia in smartworking, saranno sempre più adottate dalle aziende italiane, come racconta l’osservatorio che abbiamo condotto che ci conferma che più della metà delle imprese prevede di incrementare la spesa per lo sviluppo digitale e i servizi in cloud – ha commentato Alessandra Sponchiado, General Manager di Twt – Per questo motivo Twt continua a rendere le proprie tecnologie in cloud di più semplice utilizzo e sempre più accessibili affiancando e supportando le aziende nel loro percorso tecnologico. La digital transformation necessita di infrastrutture e servizi avanzati e scalabili, ma di facile utilizzo come quelli offerti dalle nostre soluzioni. Il momento storico che stiamo vivendo si è trasformato in una grande opportunità di digitalizzazione per gran parte del comparto economico italiano: il 76% delle medie e grandi aziende italiane sta infatti continuando ad adottare lo smartworking e pensa in un futuro prossimo di avere un approccio ibrido».

 

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