SCENARI

Cloud ibrido chiave della trasformazione digitale. Ma lo skill shortage rallenta il cammino

Difficile il raggiungimento degli obiettivi di business per un quarto delle imprese mondiali. E più del 50% è preoccupato per la compliance e la cybersicurezza. Serve un approccio olistico o il rischio è il “Frankencloud”. I dati del Transformation Index di Ibm

Pubblicato il 28 Set 2022

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Il cloud ibrido è fondamentale per la modernizzazione dell’It e la trasformazione digitale, ma le problematiche relative a sicurezza, competenze e compliance ne impediscono il successo. Lo affermano le aziende intervistate nel nuovo “Ibm Transformation index: State of cloud“.

Più del 77% dei leader d’azienda intervistati ha adottato un approccio di cloud ibrido per guidare la trasformazione digitale. Tuttavia, la maggior parte di essi si scontra con la complessità di far lavorare assieme tutti gli ambienti cloud adottati. Più della metà è preoccupata per la sicurezza, mentre il 53% crede che garantire la conformità al cloud sia troppo difficile. Inoltre, il 69% afferma che il proprio team non dispone delle competenze necessarie per gestire in modo sufficiente gli ambienti cloud.

Meno di un quarto degli intervistati in tutto il mondo è in grado di gestire i propri ambienti di cloud ibrido in modo olistico, con il rischio di creare punti ciechi e mettere a rischio i dati.

Lo studio, commissionato da Ibm e condotto dalla società di ricerca indipendente The Harris Poll in 12 paesi (Usa, Canada, Regno Unito, Germania, Francia, India, Giappone, Cina, Brasile, Spagna, Singapore, Australia) con questionario online tra l’8 giugno e il 17 luglio 2022, ha coinvolto tra 3.014 professionisti di business e It in aziende di 15 settori con un fatturato annuo superiore a 500 milioni di dollari.

La compliance e il rischio “Frankencloud”

L’Indice indica una forte correlazione tra l’adozione del cloud ibrido e il progresso nella trasformazione digitale. Infatti, il 71% degli intervistati ritiene che sia difficile comprendere il pieno potenziale di una trasformazione digitale senza una solida strategia di cloud ibrido in atto. Allo stesso tempo, solo il 27% possiede le caratteristiche necessarie per essere considerato in una “fase avanzata” della propria trasformazione.

“Assistiamo ad un aumento dei requisiti normativi in tutto il mondo e per questo la conformità è tra le prime preoccupazioni per i leader aziendali, soprattutto se operano in settori altamente regolamentati. Allo stesso tempo, il panorama delle minacce in forte crescita rende complesse la gestione e la difesa di ambienti eterogenei rispetto ai rischi causati da terze parti”, afferma Howard Boville, Head of Ibm Cloud platform. “È dunque fondamentale una strategia di integrazione comune a tutte le parti in gioco per non dover pagare il prezzo causato dal Frankencloud.”

In particolare sulla conformità normativa, quasi un terzo degli intervistati indica la compliance come una barriera fondamentale per l’integrazione dei carichi di lavoro negli ambienti It privati e pubblici. Queste sfide sono prevalenti in paesi come Singapore, Cina, India e Giappone, mentre in Europa le aziende che riscontrano difficoltà nel garantire la conformità nel cloud si attestano al 30%.

Skill gap: obiettivi a rischio per un quarto delle imprese

Quando si tratta di gestire le proprie applicazioni cloud, il 69% degli intervistati afferma che i rispettivi team non dispongono delle competenze necessarie per essere profittevoli. Questo è un rilevante ostacolo all’innovazione, con più di un quarto degli intervistati che afferma che la mancanza di competenze e talenti sta ostacolando gli obiettivi cloud delle proprie aziende.

Gli effetti non si fermano qui, in quanto questi limiti impediscono alle organizzazioni di sfruttare il potenziale delle partnership. Più di un terzo degli intervistati afferma che la mancanza di competenze tecniche li sta trattenendo dall’integrare i partner dell’ecosistema negli ambienti cloud. Questa sfida è ancora maggiore negli Usa, dove circa il 40% ammette la mancanza di competenze e la necessità di talenti specifici, questo dato è leggermente più basso in Europa, dove la mancanza di competenze viene segnalata nel 33% dei casi.

Cybersecurity e governance dei dati

Sebbene oltre il 90% delle organizzazioni di servizi finanziari, telecomunicazioni e governative che hanno risposto abbiano adottato nuovi approcci e strumenti di sicurezza, come confidential computing, autenticazione a più fattori e altro ancora, persistono ancora delle lacune che impediscono alle organizzazioni di promuovere l’innovazione. Infatti, il 32% degli intervistati indica la sicurezza come la principale barriera per integrare i carichi di lavoro tra tutti gli ambienti e più di un quarto degli intervistati è concorde sul fatto che i problemi di sicurezza rappresentano un ostacolo al raggiungimento dei propri obiettivi di business nel cloud.

I problemi relativi alla sicurezza possono persino impedire alle organizzazioni di trarre vantaggio dalle partnership. Poiché le potenziali lacune nella sicurezza di terze parti possono riflettersi su tutta la filiera, secondo gli intervistati la governance dei dati (49%) e la sicurezza informatica (47%) rappresentano le maggiori sfide all’integrazione del proprio ecosistema aziendale nel cloud. In Europa, il 44% afferma che i rischi di cybersecurity rappresentano una sfida importante per le aziende che vogliono integrare i partner dell’ecosistema aziendale in ambienti cloud.

Come misurare e migliorare lo State of cloud aziendale

Sulla base di questo Indice, Ibm offrirà uno strumento interattivo da utilizzare come fonte continua di feedback per consentire alle organizzazioni di misurare i propri progressi nella trasformazione digitale. Grazie alla capacità di aiutare le aziende a valutare le proprie prestazioni rispetto alle altre, lo strumento consentirà loro di identificare le aree in cui la trasformazione è in stallo e quelle in cui potrebbe eccellere, permettendo di diagnosticare e agire con efficienza anche rispetto alla complessità del cloud journey.

Ibm renderà pubblicamente disponibile lo strumento” Ibm Transformation index: State of cloud” nei prossimi mesi, con l’obiettivo di fornire ai leader aziendali preziose informazioni di benchmarking che possono informare le loro strategie di cloud ibrido. L’Ibm Institute for business value ha anche pubblicato un nuovo report, “A comparative look at enterprise cloud strategy” che include una guida all’azione su come i leader possono utilizzare l’Indice per aiutare favorire la trasformazione digitale delle loro organizzazioni.

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