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Cloud, l’ottimizzazione dei costi diventa la massima priorità per le aziende



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È quanto emerge da una survey di Isg secondo cui la spesa per i servizi cloud rappresenta il 17% dei budget IT. La monetizzazione degli investimenti è considerata fondamentale in un mercato ormai maturo. E secondo Gartner il cloud è il pilastro fondamentale per rendere la GenAI una realtà di business

Pubblicato il 23 lug 2024



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Con oltre la metà delle applicazioni aziendali critiche attualmente nel cloud, le aziende sono ancora più focalizzate sulla riduzione dei costi e sullo sfruttamento del modello distributivo per supportare le soluzioni costruite sull’AI.

A dirlo è una nuova ricerca condotta dalla società di consulenza e ricerca tecnologica Information Services Group (Isg). In particolare, lo studio Isg Market Lens Cloud Managed Services ha coinvolto 250 dirigenti aziendali responsabili del processo decisionale in materia di cloud computing in tutto il mondo in merito alle loro priorità, ai loro piani e alle loro prestazioni, rilevando che la maturità della tecnologia è raddoppiata negli ultimi due anni. Più del 50% delle categorie di applicazioni saranno nel cloud nel 2024, rispetto al 23% del 2022, e l’ottimizzazione dei costi è diventata la motivazione strategica principale per i servizi aziendali.

Le aspettative delle aziende rispetto ai servizi cloud

Quest’anno infatti il 34% degli intervistati cita l’ottimizzazione dei costi del proprio portafoglio cloud come una priorità assoluta, una percentuale quasi raddoppiata rispetto al 19% del 2022. Del resto, secondo lo studio, la spesa per i servizi on demand rappresenta oggi il 17% dei budget IT.

“Le priorità del cloud si sono ampliate rispetto al nostro studio sul cloud del 2022, quando flessibilità e scalabilità erano le priorità principali insieme ai costi”, commenta Michael Dornan, analista principale e coautore dello studio. “L’ottimizzazione dei costi è ora una chiara priorità, in quanto le aziende vogliono assicurarsi che la spesa sia massimizzata per il successo del business e per accelerare gli investimenti nell’AI”.

Anche le prestazioni dei servizi, la sicurezza e l’accessibilità dei dati sono le principali priorità, e rappresentano i temi su cui si fissano i livelli di servizio più comuni tra le aziende e cloud provider. Rispetto a questi Sla, il 54% delle aziende giudica la sicurezza molto buona o eccellente, seguita dalla disponibilità del servizio con il 50%.

Al contrario, meno del 20% degli intervistati valuta positivamente la gestione dei costi da parte del provider. Anche i risultati relativi alle metriche di valore aziendale, alle tempistiche di migrazione e all’innovazione sono scarsi.

Crescono i progetti legati all’AI

I dati del secondo trimestre dell’Isg Index 2024 hanno rilevato che il numero di progetti legati all’AI è aumentato di circa il 60% negli ultimi 12 mesi e pesano attualmente circa il 2,5% del fatturato dei dieci principali fornitori di servizi. Questa quota potrebbe salire al 5 o al 10% nel tempo, man mano che le prove di concetto portano a progetti scalabili.

“L’intelligenza artificiale sta assumendo un ruolo sempre più importante nelle strategie cloud: il 26% degli intervistati ha dichiarato che il potenziamento delle applicazioni cloud con funzionalità di intelligenza artificiale è una priorità assoluta”, spiega Alex Bakker, analista di Isg e coautore dello studio. “Nel 2024, le aziende si concentreranno sull’utilizzo di moduli AI basati sul cloud e sull’espansione della fornitura di servizi cloud per sfruttare rapidamente i vantaggi della tecnologia. Nel lungo termine, si prevede che la domanda di AI guiderà la crescita della spesa per il cloud in tutte le categorie, compreso il cloud privato”.

L’IaaS come modello fondamentale per lo sviluppo della GenAI

Anche la GenAI sta iniziando ad avere un impatto sulla crescita del cloud, anche se l’incremento del giro d’affari direttamente correlato con l’AI nel 2023 è stata modesta. Almeno, questo è quanto dichiara Gartner nel suo ultimo report dedicato all’offerta IaaS nel comparto public.

“Il cloud è il substrato fondamentale e scalabile necessario per rendere la GenAI una realtà. I segmenti che iniziano a vedere l’impatto di GenAI sono quelli IaaS”, spiega Sid Nag, vp Analyst di Gartner. “La domanda di capacità nei mercati del cloud pubblico è già aumentata notevolmente e continuerà a farlo fino al 2028. Anche se nel breve termine, la crescita dei ricavi trainati dall’AI sarà modesta rispetto al mercato complessivo”.

Secondo Gartner, il mercato mondiale dell’IaaS è cresciuto del 16,2% nel 2023, per un totale di 140 miliardi di dollari, rispetto ai 120 miliardi del 2022. Amazon ha mantenuto la posizione numero uno nel mercato nel 2023, seguita da Microsoft, Google, Alibaba e Huawei.

“Le tecnologie cloud continuano a essere un importante fattore di disruption per le aziende, grazie anche all’attenzione degli hyperscaler che cercano di supportare le offerte relative a sovranità, etica, privacy e sostenibilità”, dice Nag. “La tendenza dovrebbe continuare, guidando una crescita esponenziale in futuro, con queste offerte che saranno stimolate dagli investimenti in AI generativa per il 2024 e oltre. Mentre i principali hyperscaler continuano a far crescere le loro offerte IaaS all’ombra della GenAI, dovremmo vedere crescere anche altre aree, come il software-as-a-service (SaaS) e il platform-as-a-service (PaaS). Lo IaaS è la marea che solleva tutte le barche”, chiosa Nag.

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