OvhCloud completerà entro la fine del 2025 la Regione 3-AZ di Milano: il maggior player del cloud europeo continua a investire nella realizzazione della prima Regione 3-AZ al di fuori della Francia, come annunciato in occasione dell’OvhCloud Summit a Parigi.
La Regione 3-AZ di Milano ospiterà un mix di soluzioni che includono le offerte Iaas e Paas del public cloud OvhCloud (compute, storage, DBaas, managed Kubernetes, managed rancher, ecc…) con un maggiore livello di resilienza. Il Gruppo sta inoltre valutando cinque ulteriori Regioni 3-AZ in Europa, Nord America e Asia-Pacifico per rafforzare la propria presenza globale e soddisfare i più alti requisiti in termini di resilienza.
OvhCloud è il principale provider europeo di servizi cloud: gestisce oltre 450.000 server all’interno dei propri 43 data center in 4 continenti, servendo 1,6 milioni di clienti in oltre 140 Paesi.
OvhCloud, 42 nuove Local zone all’insegna della sovranità
Annunciate un anno fa, le Local zone di OvhCloud sfruttano la tecnologia innovativa di gridscale (acquisita dall’azienda nel 2023) e consentono al Gruppo di servire nuove località in tutto il mondo, rispondendo alle esigenze dei clienti che desiderano beneficiare di tempi di latenza ridotti e di una residenza locale dei dati.
Dopo le prime implementazioni nella primavera del 2024, tra cui la Local zone di Milano, sono oggi disponibili 16 Local zone, che di recente hanno introdotto anche l’accesso all’object storage. Entro agosto 2025, il Gruppo punta a inaugurare un totale di 42 Local zone, con una roadmap che prevede circa un centinaio di Local zone in tutto il mondo entro i prossimi due anni.
“Con 1,6 milioni di clienti e un fatturato che si avvicina al miliardo di euro per l’anno finanziario 2024, OvhCloud è diventata una forza dominante nel cloud, sia in Europa sia a livello internazionale. Siamo orgogliosi di aver sviluppato soluzioni ad alte prestazioni, affidabili e sostenibili che soddisfano le esigenze di un numero sempre crescente di clienti. La nostra roadmap per il 2025 punta a mettere a disposizione nuove soluzioni public cloud, a consolidare la nostra offerta private cloud e sostenere ulteriori investimenti in soluzioni all’insegna della sovranità”, ha affermato Benjamin Revcolevschi, nuovo Chief executive officer di OVHcloud.
Pieno controllo sui dati: la piattaforma cloud on-prem
Nel complesso contesto geopolitico odierno, OvhCloud mira a offrire un’ampia gamma di servizi cloud affidabili e sovrani. Il Gruppo investe da tempo in certificazioni quali Iso 27001, Iso 27701, Acn in Italia e C5 in Germania per garantire i massimi livelli di protezione e sicurezza dei dati. In Francia, OvhCloud è uno dei primi Csp ad aver investito fortemente nella qualifica SecNumCloud, una delle più esigenti al mondo, con oltre 2.000 criteri esaminati, compresa la protezione contro l’accesso extraterritoriale. All’inizio del 2024, OvhCloud ha rinnovato la qualifica SecNumCloud, soddisfacendo i criteri della versione 3.2 per le sue offerte e i suoi data center.
Per dare alle organizzazioni un maggiore livello di controllo sul loro ambiente e dati, il gruppo offre ora la soluzione Bare metal pod. Questa offerta consiste in un rack sicuro e completamente isolato che può essere gestito da remoto per sfruttare la potenza dei server dedicati Bare metal in un ambiente che, entro l’inizio del 2025, sarà certificato SecNumCloud. Questa soluzione servirà come base per un’ampia gamma di prodotti e servizi public cloud in un ambiente SecNumCloud.
Per alcuni clienti controllare la propria infrastruttura significa mantenerla locale e, secondo Gartner, da qui al 2030 il mercato on-prem è destinato a crescere del 28% l’anno. Per sostenere questa tendenza, il Gruppo ha sviluppato la soluzione On-prem cloud platform. Questa piattaforma hardware indipendente è il risultato di dieci anni di sviluppo e innovazione a livello software, finalizzati a fornire tutti i servizi cloud necessari per l’implementazione di Bare Metal, Hosted Private Cloud e Public Cloud, a partire dallo storage (file, block e object storage), le Vm, K8S e DBaaS. Tutto è disponibile in modalità online/offline, consentendo alle organizzazioni un controllo assoluto sui propri dati, al servizio dei casi d’uso più specifici, sia nei data center dei clienti sia nell’edge.