Via a una piattaforma cloud edge sovrana che mira a fornire portabilità e interoperabilità tra più fornitori di cloud. Il nome del progetto è Virt8ra, ed è coordinato da OpenNebula Systems. L’iniziativa include la partecipazione della University of Technology di Danzica e ha il sostegno di Arsys, Bit, Infobip, Ionos, Kontron, Mondragon, e Oktawave, che forniranno risorse di calcolo e storage in Croazia, Paesi Bassi, Polonia, Germania, Slovenia e Spagna. Al momento l’Italia non è inclusa nel novero.
“Con questa collaborazione contribuiamo a rafforzare la sovranità digitale dell’Europa e a promuovere l’innovazione in tutto il continente”, ha dichiarato Jože Orehar, responsabile del reparto piattaforme cloud di Kontron. “Questo ambiente distribuito consentirà ulteriori ricerche e sviluppi su un continuum cloud fatto di cloud eterogenei e orientati ai singoli Paesi”.
Il perimetro dell’iniziativa
La mossa rientra nel progetto di interesse comune europeo sulle infrastrutture e i servizi cloud di nuova generazione (Ipcei-Cis), approvato dalla Commissione europea nel dicembre 2023 e sostenuto da 12 Stati membri dell’Ue. L’Ipcei Cloud, con oltre 3 miliardi di euro di investimenti, rappresenta il più grande progetto open source nella storia dell’Ue.
In particolare, Vir8ra mira a rafforzare la ricerca e gli investimenti nelle tecnologie di edge e cloud computing in tutta l’Unione e a creare un quadro di edge computing decentralizzato. Ma è anche un esplicito tentativo di ridurre la dipendenza delle aziende e delle organizzazioni pubbliche dell’Ue dagli hyperscaler statunitensi.
Nell’ambito del cluster di integrazione Virt8ra, più di 30 aziende europee stanno definendo uno stack software open source per la virtualizzazione, una soluzione interna e neutrale rispetto ai fornitori per la gestione del cloud e dell’edge computing.
Alberto Martí, presidente del gruppo di facilitazione industriale Ipcei-Cis, ha accolto il progetto come un passo positivo verso il rafforzamento delle infrastrutture sovrane nella regione: “Sono orgoglioso di vedere che l’industria dell’Ue sta finalmente assumendo un ruolo guida nello sviluppo di tecnologie open source strategiche e nella fornitura di soluzioni tangibili per la creazione di infrastrutture digitali sovrane in tutta Europa”.
Il primo passo per un’alternativa europea ai nuovi casi d’uso dell’edge
I membri del gruppo di lavoro sono convinti che l’iniziativa rappresenti il primo passo verso la costruzione di un’alternativa europea per i casi d’uso di prossima generazione che richiedono una latenza ultra-bassa, su un continuum di elaborazione che va dalle torri cellulari 5G ai fornitori di cloud e ai data center.
“Il testbed Virt8ra è il primo passo di Arsys verso lo sviluppo del software di meta-orchestrazione che consentirà una soluzione multi-vendor da parte dei fornitori di tecnologia di tutta Europa”, ha per esempio affermato Miguel Martínez Vélez, chief product officer di Arsys. “È anche il punto di partenza per le future soluzioni cloud-edge continuum che daranno impulso all’economia dei dati europea, alla sovranità digitale e alla competitività”.
La versione attuale dell’infrastruttura Virt8ra supporta già l’interoperabilità – gestendo risorse fisiche, macchine virtuali e cluster Kubernetes attraverso un unico piano di controllo – e la portabilità, consentendo alle applicazioni di essere facilmente distribuite, eseguite e migrate tra diversi luoghi e fornitori di cloud.
Il gruppo precisa di avere in programma l’aggiunta di altre sedi e di nuove funzionalità per soddisfare le esigenze in evoluzione del mercato del cloud, tra cui la distribuzione di applicazioni AI distribuite nell’edge.
“Il testbed Virt8ra rappresenta un punto di svolta nel modo in cui i campioni tecnologici dell’Ue si stanno unendo per risolvere il mercato del cloud”, ha chiosato Ignacio M. Llorente, ceo di OpenNebula Systems e presidente del gruppo di lavoro Cloud-Edge dell’Ee Cloud Alliance. “Stiamo finalmente costruendo un continuum cloud-edge sovrano basato sulla neutralità dei fornitori e sull’open source europeo”.