Ericsson punta a rafforzarsi sul cloud e si prende l’operatore americano Vonage, specializzato in soluzioni di comunicazione voip e in servizi cloud, con un takeover da 6,2 miliardi di dollari, pari a 5,5 miliardi di euro. L’operazione ha ricevuto l’ok unanime del consiglio di amministrazione di Vonage, spiega Ericsson in un comunicato, e va inquadrata nella strategia dell’operatore svedese di “espansione delle comunicazioni wireless e di ampliamento della propria offerta globale”.
L’offerta avanzata da Ericsson prevede l’acquisto delle azioni Vonage a un prezzo di 21 dollari l’una, con un premio del 28% rispetto alla chiusura di venerdì 19 novembre, e del 34% rispetto alla media del valore del titolo negli ultimi tre mesi. Secondo la strategia di Ericsson una volta completato il takeover Vonage sarà destinata a rimanere una società autonoma che continuerà a contare sul proprio marchio, e che opererà come controllata di Ericsson.
“Oggi i network Api sono un mercato importante per i messaggi, la voce e i video, ma con un grande potenziale di capitalizzare le nuove potenzialità del 4G e del 5G – prosegue – Il forte ecosistema di sviluppatori di Vonage ci darà accesso ai network Api 4G e 5G, in modo semplice e omogeneo su scala globale. Questo consentirà loro di sviluppare nuove e innovative offerte globali. I communication service provider potranno così di monetizzare meglio I loro investimenti sulle infrastrutture di rete, grazie a nuove revenue provenienti dalle Api. In questo modo il business trarrà beneficio dalle performance del 5G, con impatti sulle performance operative, distribuendo nuovo valore grazie alle applicazioni “on top” sulla rete”.
“Ericsson e Vonage condividono l’ambizione di accelerare la propria strategia di crescita a lungo termine – aggiunge Rory Read, Ceo di Vonage – La convergenza di internet, mobility, cloud e reti 5G stanno dando vita all’onda della digital transformation e delle comunicazioni intelligenti, che guiderà un cambiamento epocale sul modo in cui il business opererà. La combinazione di queste due aziende metterà nuove opportunità a disposizione di clienti, partner e sviluppatori per cavalcare questa nuova onda. Unirci a Ericsson è nel migliore interesse dei nostri azionisti – conclude – ed è una dimostrazione della posizione di leadership di Vonage nel cloud, con un portfolio innovativo e un team di altissimo livello”.
I mercati hanno accolto la notizia con una rezione tiepida: il titolo di Ericsson ha registrato in tarda mattinata un -3,6% alla Borsa di Stoccolma. La fusione dovrebbe permettere sinergie su ricavi stimati a 0,4 miliardi i dollari entro il 2025 e anche qualche sinergia sui costi una volta che sarà completata. E’ inoltre previsto un effetto positivo sull’utile per azione e il free cash flow a partire dal 2024. Il closing è previsto nel primo semestre 2022. Secondo gli analisti di Kepler Chevreux l’acquisizione di Vonage permetterà a Ericsson di accelerare la sua espansione nel settore delle reti senza fili, ma il multiplo pagato è molto elevato.
Vonage, quotata al Nasdaq, ha realizzato un fatturato di 1,4 miliardi di dollari nei 12 mesi che si sono conclusi a settembre, con un margine Ebitda del 14%. L’80% dei ricavi deriva dalla Vonage Communications Platform, che conta su 120mila clienti e oltre un milione di sviluppatori, per la quale le previsioni parlano di una crescita vicina al 20% nei prossimi anni.