La cura Ekholm fatica a ingranare la marcia. L’amministratore delegato di Ericsson aveva annunciato a fine marzo un importante piano di ristrutturazione tra accantonamenti, svalutazioni e focus su reti e servizi. Ma il primo trimestre 2016 segnala che la strada da percorrere per trovare il giusto equilibrio economico-finanziario è ancora piuttosto tortuosa.
Il gruppo scandinavo delle telecomunicazioni ha chiuso infatti i primi tre mesi dell’anno con una perdita di 10,9 miliardi di corone svedesi, pari a circa 1,13 miliardi di euro (contro un utile di 1,97 miliardi di un anno prima). Peggiorano anche i ricavi che hanno mostrato nel periodo in esame un calo dell’11% dai 52,2 miliardi del primo trimestre 2016 ai 46,4 miliardi dei primi tre mesi dell’anno in corso.
“Le nostre performance nel primo trimestre continuano ad essere insoddisfacenti”, ha commentato il numero uno di Ericsson Boerje Ekholm, per poi aggiungere: “Non siamo soddisfatti della nostra struttura dei costi della società e l’attuale programma dei costi ed efficienza non produce risultati sufficienti“. Sulla base dell’attuale redditività, ha poi rimarcato il ceo, “intensificheremo i nostri sforzi per ridurre i costi.
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