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Formazione professionale, svolta cloud gaming: simulazioni e use case per le nuove competenze

Giro d’affari da oltre 20 miliardi al 2030 e si fa strada anche il cosiddetto “serious gaming” che raggiungerà un valore di 33 miliardi. Sanità, aerospazio e difesa i settori a più elevato tasso di crescita nell’utilizzo di piattaforme che replicano situazioni reali per la risoluzione di problemi. Il report di Kechca & co

Pubblicato il 15 Set 2023

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È una “gamification” quella che si sta profilando per il settore della formazione professionale. Ma non solo. La svolta è segnata dalla crescita del cloud gaming che entro il 2030 arriverà a valere oltre 20 miliardi di dollari con una “impennata” del 45% anno su anno e che consente di utilizzare simulazioni e use case per sviluppare le nuove competenze richieste dal mercato del lavoro. Emerge dal report di Klecha & co secondo cui gli investimenti in nuove tecnologie nel settore stanno aprendo la strada anche al cosiddetto “serious gaming” il cui valore si stima passerà in un decennio da 8-10 miliardi di dollari a 33 miliardi di dollari.

Le applicazioni del “serious gaming”

Educazione e formazione professionale gli ambiti di punta del “serious gaming”. Ma i settori di utilizzo finale dei serious game includono anche altri ambiti in cui le simulazioni “reali” comportano rischi e complessità, quali la sanità, l’aerospaziale e la difesa.

In quest’ultimo ambito, per esempio, le forze armate britanniche utilizzano una piattaforma di addestramento di realtà virtuale costruita sul motore del celebre gioco Fortnite. Nel 2022 la società di difesa britannica Thales ha annunciato di voler potenziare la prossima generazione di simulatori utilizzando il sistema di gaming Unreal Engine 5, mentre negli Usa Lockheed Martin, il più grande appaltatore mondiale della difesa, ha annunciato che si servirà del motore 3D di popolari giochi. L’utilizzo della tecnologia di gioco è così diffuso che vengono continuamente redatti protocolli Nato che fissano gli standard per il loro sviluppo e utilizzo.

La crescita mondiale del gaming

Nel suo complesso il settore vale 336 miliardi di dollari e salirà a 522 miliardi entro il 2027. In crescita anche il numero di giocatori che si stima passeranno dagli attuali 3,2 miliardi a circa 3,6 miliardi entro il 2025. Si tratta di giocatori attivi prevalentemente su mobile, in forte crescita (50% del mercato totale mondiale dei videogiochi) e concentrati in Asia (circa il 50%). Ma è il Nord America a guidare la classifica dei top spender (26% degli acquisti) nonostante gli americani rappresentino solo il 7% del numero di giocatori in tutto il mondo.

Il settore è al centro di un costante sviluppo tecnologico e l’innovazione è alimentata anche dalle startup del gaming, supportate dal crescente interesse degli investitori: solo nel 2022 hanno infatti raccolto oltre 13 miliardi di dollari da fondi di Venture Capital.

Prossima tappa: il metaverso

Se dal 2018 il settore vive la fase del “cloud gaming”, la prossima potrebbe essere quella del metaverso, un mercato globale stimato a 68,49 miliardi di dollari nel 2022 che si prevede supererà 1,3 trilioni di dollari entro il 2030, (+ 44,5% di crescita). Secondo un rapporto di McKinsey & Co., il potenziale valore economico del metaverso può generare fino a 5 trilioni di dollari di impatto entro il 2030: il 95% dei leader aziendali si aspetta un impatto positivo sul proprio settore entro 5-10 anni.

Blockchain e intelligenza artificiale

Anche la tecnologia blockchain, che abilita la proprietà digitale e gli scambi di articoli digitali come Nft, ma anche di oggetti fisici – una versione alternativa dell’e-commerce – è destinata ad accelerare. Espande inoltre le possibilità di Play-to-Earn (P2E), in cui i giocatori attraverso il completamento di compiti o vittorie nelle comunità possono guadagnare Nft, da scambiare o riscattare con valore nel mondo reale. Un trend in forte crescita: basti pensare che alcuni degli atleti con i guadagni più alti al mondo sono giocatori di e-sport e il pubblico degli streaming di alcuni tornei supera quello del Super Bowl.

L’integrazione dell’intelligenza artificiale nel settore sarà crescente e sul tema è certamente stato l’anno di Nvidia le cui unità di elaborazione grafica abilitano la rivoluzione dell’intelligenza artificiale (e di ChatGpt) e hanno posizionato l’azienda vicino al monopolio nel mercato dei chip AI. Oggi è la sesta azienda più grande al mondo in termini di capitalizzazione di mercato e alcuni analisti prevedono che entro un decennio possa diventare la più grande azienda del mondo. Le Gpu sono tuttavia solo una delle aree di business di Nvidia e derivano tutte dallo sviluppo di giochi, settore che rappresentava ancora circa un terzo dei ricavi totali nel primo trimestre del 2023.

M&A nel mercato gaming

L’interesse del settore del gaming per l’AI è testimoniato da una crescente attività di m&a tra i due settori: tra le più recenti, l’acquisizione da parte di King’s della società di software AI Peltarion nel 2022, l’acquisizione da parte di Nft Gaming Company della società bulgara di riconoscimento vocale Voxpow nel primo trimestre del 2023, l’acquisto della turca Good Job Games da parte di AI Games e di Reely.ai da parte di VideoVerse oltre alle tre acquisizioni nel settore AI da parte di Keyword Studios.

Non solo. Il settore del gaming appare ancora molto frammentato nonostante sia in atto da un decennio un processo di consolidamento finalizzato a ottenere economie di scala, necessarie a supportare i crescenti costi di sviluppo del gioco in cui oggi si investe da 80 a 300 milioni di dollari e, secondo Bain & Co., si arriverà al miliardo di dollari a gioco entro il 2027.

La recente offerta da 68,7 miliardi di dollari di Microsoft per l’acquisizione dello sviluppatore ed editore di giochi Activision Blizzard, la più grande acquisizione di una società di giochi nella storia, evidenzia la volontà delle aziende di integrarsi lungo l’intera catena del valore.

La situazione in Europa

Guardando all’Europa, lo svedese Embracer Group, è stato finora il campione di M&A con circa 90 acquisizioni dal 2017, ma recenti problemi finanziari hanno portato all’annuncio lo scorso giugno di un programma di ristrutturazione, potrebbero porre fine alla frenesia di fusioni e acquisizioni del Gruppo. Keyword Studios, con sede in Irlanda, ha iniziato la sua ondata di fusioni e acquisizioni nel 2014 e da allora ha chiuso più di 60 acquisizioni confermando un chiaro e continuo programma di M&A.

A partire da luglio 2023, la francese Ubisoft, con un ampio portafoglio di giochi tra cui Assassin’s Creed, è attualmente al centro di indiscrezioni su una presunta acquisizione pubblica da parte di player del calibro di KKR e Blackstone.

Intelligenza artificiale al centro della crescita

“Il settore del gaming è in costante crescita e lo sviluppo tecnologico ad esso collegato ha significative ricadute positive su diversi settori, molti dei quali strategici, come l’educazione, la sanità o la difesa – afferma Stephane Klecha, Co-Fondatore e Managing Partner di Klecha & Co.-. La finanza guarda con crescente interesse al settore come testimoniano gi ingenti investimenti del Venture Capital e di grandi fondi internazionali, che hanno già saputo cogliere la rilevanza tecnologica e le ricadute economiche trasversali delle soluzioni in via di sviluppo. Ci aspettiamo un’accelerazione non solo degli investimenti ma anche dell’attività di m&a che sarà trainata da un lato dall’esigenza di costruire economie di scala in un settore ancora frammentato, dall’altro dalla volontà di integrare nuove soluzioni come quelle realizzate da player dell’intelligenza artificiale”.

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