Il mercato pubblico dei servizi cloud è destinato a crescere in tutto il mondo del 19,6%, arrivando a toccare i 109 miliardi di dollari entro quest’anno. Lo sostiene una ricerca di Gartner, società specializzata in studi sulle nuove tecnologie, aggiungendo che il segmento più rilevante è costituito dai servizi per i processi aziendali (conosciuto anche come “Business Process as a Service”, BPaaS), che rappresenta il 77% del comparto totale.
Il comparto BPaaS – in pratica l’erogazione di servizi non esclusivamente riferiti ad ambiti applicativi ma direttamente alle funzionalità di business o di processo, potenzialmente trasversali rispetto alle piattaforme applicative – dovrebbe arrivare a circa 84,2 miliardi di dollari entro la fine dell’anno, un significativo aumento rispetto ai circa 72 miliardi del 2011.
Secondo gli analisti, il successo di BPaaS è dovuto soprattutto al fatto che comprende il cloud advertising, l’uso della “nuvola” per la pubblicità. L’anno scorso il cloud advertising aveva rappresentato il 47% di tutto il mercato pubblico dei servizi cloud e, stando alle previsioni, dovrebbe mantenere questo ritmo di crescita per i prossimi anni.
Dopo il BPaaS, il segmento più ampio è “Software as a Service” (SaaS), l’erogazione di servizi applicativi di qualunque tipo, accessibili indipendentemente dalla collocazione e dal tipo di dispositivo utilizzato. SaaS dovrebbe toccare gli 14,4 miliardi entro l’anno. Più sotto c’è “Infrastructure as a Service” (IaaS) (erogazione di servizi infrastrutturali relativi a capacità elaborativa, storage, rete e altri elementi di base assolutamente indipendenti da servizi applicativi di qualunque tipo), che a fine anno potrebbe raggiungere i 6,2 miliardi di dollari. Ha dimensioni ridotte rispetto agli altri, ma è comunque anch’esso un settore in forte crescita.
Un nuovo segmento è poi quello per i servizi di gestione e sicurezza del cloud che, secondo gli esperti, potrebbe arrivare ai 3,3 miliardi di dollari entro il 2012.
Volendo delineare una geografia del cloud, Gartner afferma che il Nord America registrerà la percentuale più alta in termini di crescita assoluta del mercato dei servizi cloud, con un 61% di aumento nel periodo 2010-2016. Al secondo posto, ma piuttosto distanziata, l’Europa occidentale, con il 17%. Il 79% degli incrementi di spesa per il cloud verranno proprio da queste due macro-regioni. Se tuttavia America del Nord ed Europa occidentale continueranno a dominare in termini assoluti nel campo dello sviluppo, della disponibilità e dell’adozione della “nuvola”, i tassi più elevati di crescita annuale si registreranno nei mercati emergenti, in particolare Asia-Pacifico, Cina, Eurasia (tra cui Russia) e America Latina (tra cui Argentina, Messico e Brasile). Per contro, a causa della perdurante crisi dell’eurozona, il cloud in Europa occidentale crescerà più lentamente rispetto alle altre aree e simili problemi si riscontreranno anche in Giappone, sempre a causa della difficile situazione economica.
“Il mercato totale dei servizi cloud pubblici – riassume Ed Anderson, direttore ricerche della Gartner – era di circa 91,4 miliardi di dollari nel 2011 e arriverà a 206,6 miliardi nel 2016. Il segmento IaaS è destinato ad espandersi, così come la quota di mercato relativa a servizi di gestione e sicurezza. Il nostro suggerimento è che, quando si entra in determinati mercati, si valuti sia la loro potenziale dimensione sia i tassi di crescita: entrambi variano a seconda del segmento di mercato, del sotto-segmento, della regione e del Paese”.