ANALISI

Gartner, crescita “modesta” per gli investimenti software

SaaS, cloud, Crm, prodotti di security per i lavoratori in mobilità: questi i principali driver per il 2013-2014. Ma con notevoli differenze da regione a regione: ai vendor occorreranno strategie “su misura”

Pubblicato il 05 Mar 2013

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Piccoli segnali di ripresa per la spesa software globale nel 2013-2014; la spinta arriverà da una più ampia adozione di software sia on-premises che as a service (SaaS). Secondo il nuovo studio Gartner (“User survey analysis: Cloud and Crm nexus will drive enterprise software spending in 2013 and 2014″), nelle grandi aziende pubbliche e private di tutto il mondo si prefigura un modesto aumento dei budget destinati al software ma con “notevoli differenze da regione a regione nelle priorità e nei driver di crescita, che esigeranno dai vendor strategie su misura per i singoli mercati”, avverte Hai Hong Swineheart, research analyst di Gartner.

Nelle regioni dove l’infrastruttura IT è più matura, in particolare Nord America e Europa occidentale, ci si attende infatti una crescita dei budget per i nuovi acquisti software molto bassa se non nulla, mentre nei Paesi emergenti con infrastrutture IT ancora in fase di sviluppo, per esempio Europa orientale, America Latina e Asia/Pacifico, l’aumento della spesa in software sarà più sostenuta nei prossimi due anni.

Il sondaggio di Gartner indica anche che le nuove licenze software (on-premises, applicazioni comprese) continuano a rappresentare una priorità nelle regioni emergenti: il 69% del campione prevede che i budget rivolti a quest’area di spesa cresceranno fino a tutto il 2014 (lo indica solo il 47% nelle regioni più mature). Le regioni ancora in fase di sviluppo, spiega Gartner, dove le infrastrutture sono carenti o addirittura non esistono, spendono ovviamente di più sulle nuove licenze software, mentre le regioni mature, con infrastrutture già consolidate, tendono a spendere meno per mantenimento e supporto, compresi gli aggiornamenti delle licenze e l’assistenza tecnica.

Ci sono poi altri aspetti che emergono dal sondaggio. Poiché persistono preoccupazioni di ordine economico, limiti di risorse e scarsità di professionisti, le aziende sono sempre più attratte dalle possibilità di esternalizzare l’IT, soprattutto con nuove formule come il cloud computing. In Nord America, l’interesse per il SaaS/cloud pubblico è molto più elevato che nelle altre regioni, con oltre il 60% del campione che accrescerà il budget in questa direzione. Le aziende delle altre regioni sono più interessate alle applicazioni hosted, soprattutto quelle dell’Asia/Pacifico, dove il 34% indica che potenzierà il relativo budget.

“E’ chiaro che le regioni mature si stanno concentrando sul cloud computing pubblico, mentre quelle emergenti preferiscono il cloud privato, forse per l’immaturità dell’infrastruttura di telecomunicazione”, continua la Swineheart.

Il sondaggio rivela ancora che il customer relationship management (Crm) ha superato l’enterprise resource planning (Erp) divenendo la priorità negli investimenti in software applicativi, segno che per le aziende, sia sui mercati maturi che su quelli in via di sviluppo, è sempre più importante migliorare l’esperienza del cliente. Le prime tre aree dove si indirizzano gli investimenti in application software nel 2013 sono Crm, Erp e strumenti per la produttività aziendale e personale.

Invece la priorità d’investimento nei software infrastrutturali sono i prodotti di security, nella consapevolezza che le minacce crescono ed evolvono, anche come risultato di nuovi modi di lavorare, sempre più mobili. Continua a crescere anche la spesa in software per la virtualizzazione (a ritmi diversi, per esempio più lentamente in Europa e Asia/Pacifico, dove i tassi di virtualizzazione sono già alti); la maggior parte delle aziende arriverà presto a un 70% di virtualizzazione, specialmente in Nord America.

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