L’Antitrust europeo prepara un’azione contro Google che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. La notizia è apparsa sull’edizione di ieri del Wall Street Journal che cita alcune fonti vicine al dossier secondo le quali la Commissione europea avrebbe chiesto alle aziende che hanno denunciato il gigante della ricerca on line il permesso di pubblicare alcune informazioni depositate inizialmente in via confidenziale.
Secondo il giornale americano, oltre alla posizione dominante nella ricerca on line, la Commissione imputerebbe a Google di “raschiare” i contenuti da siti rivali, limitando ingiustamente gli inserzionisti e gli sviluppatori di software che fanno affari con Google stesso. Google gestisce oltre il 90% delle ricerche sul Web in Europa, molto più rispetto la sua quota nel mercato statunitense.
Se l’Antitrust Ue decidesse di procedere, si aprirebbe un caso di alto profilo, più alto di quello storico Microsoft che ha pagato all’ Unione Europea 1,7 miliardi di euro di multe nel 2012. Il gigante Usa richierebbe una maximulta pari a circa il 10% del fatturato annuo, vale a dire circa 6 miliardi stando la bilancio del 2014. Da Bruxelles arriva la conferme che l’ indagine dell’Antitrust Ue è in corso. “Non commentiamo su indagini in corso” ha detto Lucia Caudet, portavoce della Commissione europea.
Secondo il Wsj, il colosso americano potrebbe anche trovare un accordo con l’Europa per risolvere i problemi di abuso e dominio del mercato Ue, anche se Margrethe Vestager (nella foto), nuovo commissario Ue, ha fatto diverse dichiarazioni che suggeriscono la sua preferenza per un procedimento giuridico nei casi di concorrenza sleale.
Google ha negato qualsiasi comportamento anticoncorrenziale: Kent Walker, il consigliere generale, ha elencato molti prodotti senza successo, come prova che “le leggi sulla concorrenza stanno funzionando”.
Il dossier su Google, l’Antitrust Ue lo ha aperto nel 2010. Il predecessore di Vestager, Joaquín Almunia, ha provato per tre volte a raggiungere un accordo con Google, sempre falliti a seguito di feroci critiche da varie aziende europee, tra cui diversi editori.
Ora il Garante del mercato Ue si starebbe muovendo rapidamente. Le prime richieste alle aziende che hanno denunciato Google sono partite a fine febbraio e continuano in questi giorni. La scorsa settimana, Vestager ha indicato che la sua priorità è quella di garantire che le imprese più piccole di Internet possano competere con i giganti del settore. Un’altra imputazione a Google è il presunto abuso nel posizionamento dei prodotti durante la ricerca di Google Shopping, relegando in fondo alla pagina i prodotti di siti concorrenti. Una volta aperto il procedimento, Google avrebbe tre mesi per preparare la propria difesa e discuterla pubblicamente o procedere a un accordo.