Google espande la sua infrastruttura di rete per fornire connettività ancora più stabile a chi usa Internet e i servizi offerti dal colosso di Mountain View, a partire dal cloud computing. Come annunciato sul suo blog ufficiale, Google aggiungerà cinque regioni geografiche al suo network del cloud (Paesi Bassi, Montreal, Los Angeles, Finlandia, Hong Kong) e farà costruire tre nuovi cavi sottomarini per collegamenti intercontinentali superveloci e sicuri, capaci di gestire un volume di dati sempre più massiccio.
Per quel che riguarda il cloud, l’Olanda e l’area di Montreal saranno le prime nuove macro-regioni ad essere raggiunte dalla rete di Google entro fine marzo, seguite nei mesi successivi da Los Angeles, Finlandia Hong Kong. Per i cavi sottomarini, invece, Google si avvarrà della collaborazione di alcuni partner (TE SubCom, Nec Corp e RTI-C) per la posa nel 2019 di reti di collegamento di nuova generazione che uniranno il Cile a Los Angeles, la Danimarca e l’Irlanda agli Stati Uniti e Hong Kong a Guam.
Il cavo tra Cile e Los Angeles, chiamato Curie, rappresenterà una volta attivo la più grande autostrada dei dati per il paese sud-americano e servirà gli utenti e i clienti di Google in tutta l’America Latina. Curie farà parte di un sistema di quattro cavi costruito da TE SubCom lungo 10.000 km e pronto per nuovi collegamenti verso Panama.
Il sistema di cavi che collegherà Usa da una parte, Danimarca e Irlanda dall’altra è stato ribattezzato Havfrue (“sirenetta” in danese) e sarà costruito in alleanza con Facebook, Aqua Comms e Bulk Infrastructure sempre da TE SubCom; il piano di Google prevede l’attivazione alla fine del 2019.
Infine, per quel che riguarda il cavo HK-G che collegherà Hong Kong e Guam, Google lavora in consorzio con RTI-C e Nec. L’obiettivo è creare più “strade” per raggiungere l’Australia, accrescendo l’affidabilità e la resistenza delle reti e dei servizi Google nell’Asia-Pacifico.
Google riferisce di avere investimenti diretti in 11 cavi, inclusi quelli pianificati o in fase di costruzione, e di aver speso un totale di 30 miliardi di dollari in infrastruttura negli ultimi tre anni. Il suo cloud network conta oltre 100 punti di presenza e oltre 7.500 nodi edge.