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Hp lancia Helion OpenStack, il cloud open source diventa low cost

La seconda versione della piattaforma per creare cloud ibrido adesso ha costi di gestione più bassi. Bill Hilf: “Vogliamo essere ancora un partner di fiducia per le grandi imprese”

Pubblicato il 29 Ott 2015

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Durante l’OpenStack Summit Tokyo 2015 in corso in queste ore in Giappone, Hp ha annunciato il rilascio di HP Helion OpenStack 2.0, una piattaforma cloud open source pronta per la produzione, studiata per soddisfare le esigenze a livello enterprise.

Grazie al nuovo sistema gestione del ciclo di vita e al potenziamento delle policy della sicurezza, spiegano gli ingegneri di Hp, il funzionamento della soluzione diventa più semplice ed economica oltre che tecnicamente più gestibile rispetto ad altre soluzioni presenti sul mercato.

«Le aziende – dice Bill Hilf, senior vice president e GM di HP Cloud – vogliono sfruttare i vantaggi legati alle eccezionali capacità di OpenStack ma, allo stesso tempo, devono aver garantite le funzionalità di livello enterprise necessarie a supportare le loro attività. I progressi in termini di configurazione, sicurezza e scalabilità di HP Helion OpenStack 2.0 permettono di portare la tecnologia OpenStack in ambienti di produzione con tutta la tranquillità derivante dall’esperienza e dal supporto di un partner tecnologico end-to-end di fiducia».

Secondo Hp le aziende oggi sono impegnate a cercare la giusta combinazione tra tecnologia IT tradizionale e cloud privato per gestire le applicazioni mission-critical e proteggere i dati sensibili; per questo motivo molte di esse, sostengono gli ingegneri di Hp, hanno deciso di utilizzare la flessibilità e la convenienza economica offerta dall’utilizzo della nuova tecnologia OpenStack.

In ogni caso, il numero di funzionalità e di modi di utilizzo di Helion OpenStack 2.0 è notevole. Il sistema mette a disposizione una piattaforma cloud di livello enterprise con funzionalità pensate per affrontare le problematiche di sicurezza e della gestione del ciclo di vita nelle aziende. Per questo uno degli aspetti affrontati è la facilità di provisioning (implementazione) di nuove infrastrutture e possibilità di riutilizzare infrastrutture già esistenti per soddisfare le esigenze di scalabilità senza ridurre la disponibilità.

Inoltre, un’altra funzionalità che secondo Hp le aziende troveranno utile sono gli aggiornamenti continui che facilitano gli upgrade software dell’intero ambiente cloud, senza bisogno di interruzioni programmate o impreviste. Utile anche la gestione continuativa delle patch che permette di installare aggiornamenti e patch di sicurezza senza interrompere le applicazioni così come una interfaccia di amministrazione semplificata, gestione centralizzata dei log e monitoraggio dell’intero ambiente cloud.

Ancora, tra le funzionalità messe in evidenza da Hp spicca la flessibilità nella configurazione di rete per consentire la connettività con gli ambienti IT già esistenti e l’utilizzo di API OpenStack Standard per permettere la compatibilità tra cloud eterogenei e la possibilità di sfruttare l’ecosistema esistente dei plugin di terze parti.

HP Helion OpenStack 2.0 permette inoltre ai clienti di creare e gestire reti SDN (Software Defined Network) in ambienti multi-datacenter distribuiti grazie all’integrazione con HP Distributed Cloud Networking (DCN) e Nuage Networks Virtualized Service Platform. In questo modo, vengono superati i limiti del networking tradizionale, con la possibilità, dicono gli ingegneri di Hp, “di abilitare tutta l’automazione e l’agilità necessarie in un ambiente di cloud ibrido”.

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