(LONDRA) – Accompagnare le telco nell’era della trasformazione digitale, favorendo il passaggio da una logica guidata dagli investimenti a una strategia value driven grazie a 5G, cloud e video. A un anno di distanza dal Mobile World Congress pre-briefing del 2016, Huawei torna a incontrare a Londra analisti e stampa specializzata per tirare le somme di un anno di investimenti sulle reti mobili di quinta generazione e svelare una vision più mirata sui driver e le colonne portanti della trasformazione digitale.
In attesa di svelare diverse soluzioni per i carrier in terra catalana, il colosso cinese ha snocciolato una serie di dati e mostrato alcuni progetti di ampio respiro per convincere le telco che l’innovazione è una via obbligata e che lo scenario globale, pur essendo ricco di opportunità, non ammette temporeggiamenti. E se, come emerso da alcuni numeri svelati durante l’evento, il mondo della connettività vede oggi 3,9 miliardi di persone senza Internet, 1,1 miliardi di case senza banda larga, 2 miliardi e mezzo di utenti che non sanno cosa siano i servizi mobile e 300 milioni di abitazioni connesse a meno di 10 megabit al secondo, si capisce bene perché Huawei sia decisa a spingere su un mondo più e meglio connesso.
“I margini di crescita del mercato telecom vanno ben oltre la nostra immaginazione e il settore è molto diverso da 10 anni fa, quando tutto si basava sulla conquista di spettro – spiega facendo gli onori di casa Zhilei Zou, presidente Carrier business group di Huawei -. Oggi ci troviamo di fronte a un bivio: si innova o si resta indietro. Ma per innovare c’è bisogno di diversi tasselli da incastrare in un contesto non semplice, composto da dividendi di natura tecnologica e demografica e da un dollaro fluttuante che crea qualche preoccupazione ai carrier”.
Ciò nonostante i margini di sviluppo del mercato restano ampi ed è in questo scarto fra il potenziale e l’effettivo che Huawei vuole giocare un ruolo da protagonista, ponendosi come partner di primissimo rilievo delle telco che vogliano sposare l’era del tutto connesso. “Noi eravamo dei follower, ma il vento è cambiato e vogliamo essere driver di sviluppo perché sappiamo che gli operatori hanno fame di digital transformation” – aggiunge Zou, sottolineando la necessità di fare squadra e marciare verso un’unica direzione. “Noi cresciamo solo se crescono gli operatori. Ma nessuno può andare da solo, c’è bisogno di fare sistema soprattutto nell’espansione sui mercati verticali. Vogliamo essere il business partner dei carrier, non un semplice box seller”.
Per rendere più chiaro questo fil rouge del fare sistema durante l’evento di Londra è stata citata più volte una metafora culinaria che, come ricordato durante un briefing aperto solo alla stampa, incarna la cultura aziendale di Huawei: “Non vogliamo offrire un grande pezzo di torta, ma costruire tutti insieme una grande torta”. Insomma, se non fosse chiaro per Huawei non ci può essere innovazione del mercato tlc senza una vision comune. Ecco perché i vertici della compagnia hanno dedicato molta attenzione alla necessità di spingere sul versante R&S, sottolineando allo stesso tempo l’obbligo di concentrarsi sulla creazione di valore per gli utenti finali. E in questo aspetto sta l’abbandono della logica vincolata ai soli investimenti, che imbriglia le compagnie in un’innovazione poco orientata alla messa a terra.
Video, reti 5G e approccio full-cloud le tre fondamenta su cui la società sta costruendo il futuro delle telecomunicazioni. “Non si tratta di mettere in discussione la possibilità che la velocità e l’intelligenza delle connessioni miglioreranno, ma di capire che la partita vera si giocherà su qualità dei servizi e quindi della user experience – spiega Ken Wang, presidente Global marketing and solution sales -. Gli operatori stanno portando questa sfida all’interno di un più ampio obiettivo di miglioramento di ricavi, margini ed efficienza operativa e noi abbiamo una ricetta precisa per aiutarli: massimizzare il valore della rete, fare del video un business di successo, rimodellare il B2B tramite il cloud e avere l’operatività tutta in nuvola”.
Per centrare questi obiettivi, sottolinea con decisione Wang, bisogna però partire da ciò che si ha già a disposizione e mettere a fattor comune il know how accumulato nella gestione delle reti, del traffico e dell’operatività interna: “È un passo obbligato perché stanno cambiando i modelli di business e senza flessibilità è difficile competere. Noi stiamo puntando sulle alleanze consolidate che abbiamo con i carrier, perché solo lavorando in tandem con loro siamo in grado di aggredire un mercato che muta in modo rapido e rischia di non concedere seconde possibilità”.
Leggi gli approfondimenti sul PRE-MWC17 BRIEFING di Huawei
Huawei alle telco: “È ora di trasformazione digitale full-cloud”
5G sfida di sistema. Debutto Huawei nel 2018
Tlc, per Huawei “video is the king”. Focus sulla qualità
Follow @andreafrolla