IL REPORT

Hybrid cloud, Italia in ritardo: utilizzato solo nel 17% dei casi

La media globale si attesta al 46%. È quanto emerge dalle rilevazioni dell’Enterprise Index di Nutanix. Ma ci piazziamo in pole position riguardo alle iniziative che mixano la sostenibilità: priorità per il 95% delle aziende contro l’88% a livello internazionale

Pubblicato il 05 Apr 2024

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L’Italia si confronta con una sfida significativa nell’ambito dell’implementazione delle tecnologie cloud ibride, rimanendo indietro rispetto alla media globale in questo settore cruciale per l’innovazione tecnologica. Secondo gli ultimi dati emersi dallo studio Enterprise Index di Nutanix,  infatti, solo il 17% delle infrastrutture IT italiane sfrutta le potenzialità del cloud ibrido, un valore considerevolmente inferiore rispetto al 46% registrato a livello internazionale.

Nonostante questo ritardo nell’adozione del cloud ibrido, il report evidenzia un forte orientamento delle aziende italiane verso una strategia “cloud smart”. Infatti, il 96% degli intervistati italiani conferma di aver adottato questa metodologia, preferendo l’ambiente cloud più adeguato per ogni specifica applicazione, una percentuale che supera il 90% rilevato a livello globale.

Italia sopra la media per attenzione alla sostenibilità

Il vantaggio degli ambienti IT ibridi è riconosciuto dal 93% delle aziende italiane, che li considerano più efficaci nella gestione di applicazioni e dati rispetto ai loro omologhi internazionali, dove questa convinzione è condivisa dall’83% degli intervistati. Tuttavia, nonostante questa consapevolezza, l’Italia fatica a tenere il passo con l’adozione globale del multicloud ibrido. Altro aspetto degno di nota emergente dallo studio è l’importanza attribuita alla sostenibilità dalle aziende italiane. Rispetto ai risultati globali, dove l’88% delle aziende considera la sostenibilità una priorità, in Italia questa percentuale sale al 95%, posizionando il Paese in una posizione di avanguardia per quanto riguarda le iniziative che abbinano tecnologia e sostenibilità.

Rendere l’infrastruttura IT a prova di futuro

“Che si tratti di sicurezza, sostenibilità o IA, le aziende IT stanno affrontando una pressione crescente per modernizzare rapidamente la propria infrastruttura IT – dichiara Benjamin Jolivet, Country Manager di Nutanix Italia –. In Italia, l’80% degli intervistati sta pianificando di investire nella modernizzazione dell’IT, e il 76% prevede di aumentare gli investimenti in progetti e tecnologie di sostenibilità nel corso del 2024. Ciò che è importante sottolineare è che, secondo il report di quest’anno, le aziende hanno la necessità di supportare le tecnologie del domani, rendendo l’infrastruttura IT a prova di futuro. E in tal senso, il multicloud ibrido continua a emergere come lo standard infrastrutturale di riferimento, grazie alla flessibilità che offre nel supportare le tradizionali applicazioni VM e le moderne applicazioni containerizzate, nonché gli spostamenti tra cloud e on premise”.

Il responso del mondo IT e DevOps/Platform engineering

Questi i principali risultati emersi dallo studio realizzato, per il sesto anno consecutivo, da Vanson Bourne per conto di Nutanix, intervistando 1.500 decision maker del settore IT e DevOps/Platform engineering in tutto il mondo nel dicembre 2023:

La protezione contro i ransomware è una priorità sia per i CXO sia per i professionisti

La maggior parte delle aziende continua ad essere in difficoltà a seguito di un attacco, mentre ransomware e malware continueranno a rappresentare una minaccia reale per le aziende per tutto il 2024. Tuttavia, la protezione e il ripristino dei dati rimangono una sfida: il 61% degli intervistati in Italia (71% a livello globale) che hanno subito un attacco ransomware ha dichiarato di aver impiegato giorni o addirittura settimane per ripristinare la piena operatività. Per affrontare questo problema, il 69% (78% a livello globale) dichiara di voler aumentare gli investimenti in soluzioni di protezione contro il ransomware nel corso di quest’anno.

Lo spostamento delle applicazioni e dei dati rimane una sfida complessa per le aziende

I carichi di lavoro aziendali, comprese le applicazioni e i dati, trovano spesso la loro collocazione nell’ambiente IT più adatto alle loro esigenze, sia che si tratti di un data center on premise, di un cloud pubblico, di una postazione periferica più piccola o di un mix di tutti e tre. Questa diversità di collocazione delle applicazioni è parte del motivo per cui il 97% degli intervistati italiani (95% a livello globale) ha dichiarato di aver spostato le applicazioni da un ambiente all’altro nel corso dell’ultimo anno. Sebbene la sicurezza e l’integrazione con i servizi cloud-native siano i principali fattori che hanno portato a questo spostamento a livello globale, le aziende italiane indicano un insieme unico di priorità, classificando lo sviluppo più rapido dell’applicazione (49%) e il miglior controllo dell’applicazione (48%) come le due principali ragioni della migrazione.

Iniziative di sostenibilità: si parte dalla modernizzazione dell’IT

Il 95% delle aziende italiane (88% a livello globale) sostiene che la sostenibilità è una priorità, e il 76% (77% a livello globale) afferma che il loro investimento in progetti e tecnologie di sostenibilità aumenterà nel 2024. In linea con i risultati globali, la modernizzazione dell’infrastruttura IT e i programmi di riduzione degli sprechi sono le prime due iniziative di sostenibilità su cui si concentrano gli intervistati italiani. Tuttavia, a differenza della media globale, l’Italia ha classificato come terza priorità il “miglioramento della conformità alle normative ambientali”, segno che le aziende italiane potrebbero essere sottoposte a un controllo e a un’enfasi maggiori sulle normative specifiche del Paese.

La modernizzazione dell’infrastruttura è sempre più un elemento imprescindibile, complice l’AI

A differenza degli intervistati a livello globale che hanno indicato come priorità #1 l’aumento degli investimenti a sostegno della strategia di IA, in Italia tale esigenza non rientra nelle prime tre top priority. Sempre in tema IA, il 43% degli intervistati in Italia (37% a livello globale) indica che l’esecuzione di applicazioni di intelligenza artificiale sulla loro attuale infrastruttura IT rappresenterà una sfida “significativa”. Per mitigare e superare questa sfida, le aziende stanno privilegiando la modernizzazione dell’IT e l’implementazione di infrastrutture edge, che permettono di accelerare l’elaborazione e l’accesso ai dati. Questo, a sua volta, può contribuire a migliorare la capacità di mettere in relazione i dati provenienti da più ambienti per fornire una migliore visibilità su dove risiedono i dati all’interno dei loro ecosistemi.

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