STRATEGIE

Ibm apre all’innovazione open per il cloud

Acceleratore sulla crescita della nuvola. In campo strumenti e risorse in modalità open source. Oltre 50 i progetti nei quali l’azienda è coinvolta

Pubblicato il 04 Ago 2015

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E’ il momento di fare le cose sul serio. Ibm mette in campo la nuova piattaforma developerWorks Open e ben 50 progetti collaborativi per la comunità open source in maniera tale da stimolare e accelerare l’adozione del cloud nelle aziende e promuovere l’innovazione nelle aree a maggiore crescita, come ad esempio il settore del mobile e degli analytics.

Per Ibm quella di developerWorks Open è una mossa importante. Non si tratta solo di un ambiente di sviluppo, dentro invece c’è di più. È la porta, nelle intenzioni dell’azienda, per entrare nelle tecnologie emergenti di Ibm e delle sue competenze espresse da una rete globale di esperti. Gli sviluppatori che si avvicineranno alla piattaforma avranno così modo di scaricare il codice e avere accesso a blog, video, tool e tecniche utili ad accelerare il loro lavoro di implementazione di app open source che indirizzano i requisiti aziendali più impegnativi dei clienti.

«Siamo fermamente convinti – dice Angel Diaz, Vice President Ibm di Cloud Architecture and Technology – che open source sia la base dello sviluppo di applicazioni innovative nel cloud. Con developerWorks Open stiamo effettuando l’open sourcing di innovazioni Ibm che, a nostro avviso, hanno il potenziale per far crescere la comunità e l’ecosistema e per diventare tecnologie consolidate».

Al modello di sviluppo attualmente seguito dalla comunità open source manca, secondo Ibm (che tuttavia ne è da lungo tempo uno dei principali sponsor e finanziatori), la focalizzazione strategica su quanto richiesto dal business. Per indirizzare questo aspetto, Ibm sta quindi avviando una serie di progetti in diversi settori d’industria che possano colmare il divario e soddisfare le esigenze delle imprese in fatto di applicazioni. Per questo motivo Ibm ha deciso di offrire i servizi open anche sulla sua piattaforma di programmazione per lo sviluppo del software cloud, Bluemix. Ma non solo.

Per esempio, l’azienda sta effettuando l’open sourcing di diverse app del suo portafoglio MobileFirst che saranno molto utili per gli sviluppatori di app mobile per la sanità, il retail, le assicurazioni e il banking.

Tra queste vale la pena di menzionare: Ibm Ready App for Healthcare, che monitora, attraverso dispositivi mobile, i progressi dei pazienti per i programmi di terapia fisica domiciliare; Ibm Ready App for Retail, perpersonalizzare e rimodulare l’esperienza di acquisto presso i retail store specializzati tramite una linea diretta di comunicazione; Ibm Ready App for Insurance, la quale migliora i rapporti tra i proprietari di immobili e gli assicuratori utilizzando sensori Internet of Things per sincronizzare la casa con le utenze; e, infine, Ibm Ready App for Banking per aiutare le istituzioni finanziarie ad affrontare le esigenze “mobile” dei titolari di aziende e ad attirare nuovi clienti.

L’impegno nell’open sourcing vale anche per le tecnologie analitiche, da Activity Streams – che fornisce agli sviluppatori un modello standard e un formato di codifica per descrivere il modo in cui avviene l’ingaggio fra utente e applicazione – ad Agentless System Crawler – con cui offrire un framework unificato di analitica e controllo del cloud che consente la visibilità in tutti i tipi di piattaforme cloud e runtime – fino a Ibm Analytics for Apache Spark, la quale mette a disposizione la capacità analitica Spark. La versione Beta è ora disponibile su Bluemix.

Ibm continuerà inoltre a realizzare l’open source dei servizi di dati in cloud: qui c’è Ibm Object Storage on Bluemix Service Broker che può essere usato per integrare OpenStack Swift con Cloud Foundry, consentendo un accesso rapido ai dati cloud senza la necessità di sapere dove sono memorizzati. La creazione di developerWorks Open arriva in un momento importante per gli sviluppatori. Le organizzazioni stanno lottando per ottenere il massimo dai diversi ambienti cloud.

Ad esempio, uno sviluppatore che crea applicazioni cloud su Bluemix e richiede la memorizzazione di video e foto da utilizzare ai fini di una richiesta di risarcimento a un’assicurazione, può avere difficoltà ad effettuare una scelta tra i vari ambienti prima e a realizzarla poi. Con developerWorks Open si semplifica la scelta e si garantisce che sia supportata dal settore. Attualmente, Ibm partecipa e contribuisce a più di 150 progetti open source. Questi progetti comprendono Spark, OpenStack, Cloud Foundry, Open Contain Project, Node.js, CouchDb, Linux, Eclipse e una relazione già consolidata con Apache. I progetti aumentano competenze e conoscenze dei prodotti software di Ibm.

DeveloperWorks Open, in definitiva, è un ulteriore passo avanti della strategia di Ibm per aiutare le aziende a creare, usare e innovare i sistemi di cloud computing.

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