IL DOCUMENTO

Il Piano Colao: fibra per imprese e PA e limiti elettrosmog al rialzo per spingere il 5G

Accelerare l’infrastrutturazione nelle aree grigie e cablare le strutture pubbliche a partire da scuole e ospedali. Stop alle opposizioni da parte dei Comuni per la realizzazione delle nuove reti mobili. Tutte le misure proposte dal super consulente del Governo

Pubblicato il 09 Giu 2020

coperina

Un piano fibra nazionale per portare la banda ultralarga nelle aree grigie ma anche in tutte le strutture pubbliche, in particolare scuole e ospedali. Voucher per spingere la domanda destinati alle fasce meno abbienti della popolazione. E una spinta forte al 5G partendo dall’innalzamento dei limiti elettrosmog. Queste le misure messe nero su bianco nel documento “Iniziative per il rilancio Italia 2020-2022” (QUI IL DOCUMENTO INTEGRALE) a firma del team capitanato da Vittorio Colao che considera Digitalizzazione e innovazione il primo dei tre “assi di rafforzamento” per la trasformazione del Paese, seguito da Rivoluzione verde e Parità di genere e inclusione.

“Il Paese, intraprendendo un’azione di radicale digitalizzazione e innovazione, potrà effettuare un “salto in avanti” in termini di competitività del sistema economico, di qualità di lavoro e di vita delle persone, di minore impatto ambientale e di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica – si legge nel documento -. La digitalizzazione è inoltre strumento di trasparenza, riduce gli spazi per l’economia sommersa e illegale e rende possibile uno sfruttamento efficace dei dati per migliorare la qualità di tutte le decisioni di policy e amministrative. L’Italia soffre in quest’ambito di un significativo ritardo rispetto ad altri paesi e l’epidemia ne ha messo in evidenza le conseguenze penalizzanti. Le iniziative proposte sono state pensate per colmare tale divario al più presto”.

Piano Fibra Nazionale per le aree grigie con fondi pubblico-privati

Il Piano punta al completamento della copertura nazionale della rete in fibra estendendo l’intervento pubblico alle cosiddette aree grigie, quelle dove si concentra la maggior parte dei distretti industriali e delle imprese italiane. Lo Stato, secondo quanto suggerito dal super-consulente di Governo – dovrà sostenere parzialmente i costi con finanziamenti governativi e imporre al fornitore vincente delle gare condizioni cogenti di realizzazione nonché garanzia di accesso competitivo a pari condizioni tecnico/operative a tutti gli operatori nonché sanzioni per la mancata realizzazione delle aree oggetto dei bandi.

“La connettività a banda ultra-larga in Italia è assai più limitata che in altri paesi, con grandi differenze tra le diverse aree geografiche in termini di penetrazione e qualità. È necessario un intervento sistematico per ridurre il divario digitale e rendere il Paese totalmente e universalmente connesso, permettendo così l’ampia diffusione tra aziende e privati delle tecnologie innovative (ad es. sanità digitale e telemedicina, istruzione in e-learning, acquisti e-commerce, pagamenti

contactless, etc.) – si legge ancora nel documento -. Lo sviluppo ubiquo della rete in fibra ottica è la priorità assoluta, dal momento che genera attività economica nell’immediato e stimola la crescita futura. È fondamentale completare su tutto il territorio nazionale la posa di tale rete, complementare al pieno sviluppo della rete 5G che deve a sua volta essere realizzata rapidamente, in linea con i paesi più avanzati”.

5G, adeguare i limiti elettrosmog a quelli europei

È sull’innalzamento dei limiti elettrosmog che fa leva la strategia per la spinta al 5G. Il team suggerisce di adeguare i limiti italiani a quelli europei “oggi circa 3 volte più alti e radicalmente inferiori ai livelli di soglia di rischio”. E si punta a escludere l’opponibilità locale – molte le amministrazioni che stanno emettendo ordinanze per bloccare l’installazione delle nuove antenne –  se i protocolli nazionali sono rispettati.

Sussidio Digital Divide alle fasce meno abbienti

Si riapre il capitolo voucher, già sul tavolo del Cobul: il piano Colao prevede voucher per sostenere l’accesso alla banda larga delle fasce meno abbienti della popolazione, focalizzato sulla migliore tecnologia disponibile localmente e differenziato tra fibra e altre tecnologie.

Cablaggio degli edifici pubblici, in primis scuole e ospedali

La posa delle nuove infrastrutture in fibre dovrà riguardare anche la Pubblica amministrazione coinvolgendo tutti gli edifici della PA, con particolare attenzione a scuole e strutture socio-sanitarie e amministrazioni locali per rendere possibile il passaggio a servizi digitali al cittadini, smart working degli impiegati e accesso universale a dati della PA.

Il digitale per rafforzare tutti i settori produttivi

Nel documento strategico il digitale e l’innovazione sono considerati strategici per far evolvere tutti i settori produttivi e dell’economia. Nel capitolo dedicato al turismo si punta a sviluppare, in coordinamento con l’unità di data/analytics del presidio, un’infrastruttura digitale per la promozione e commercializzazione dell’offerta.

Per il potenziamento delle competenze di artigianato specialistico sono previsti percorsi di formazione universitaria, creando un archivio digitale delle competenze specifiche e incentivando lo sviluppo di progetti imprenditoriali.

Trasformazione digitale della PA con un piano ad hoc

Il piano punta ad una forte accelerazione della trasformazione digitale come strumento fondamentale per modificare radicalmente processi, comportamenti e relazioni con cittadini e imprese, agendo tramite una serie di azioni: l’esecuzione di un piano ad hoc (gestito da un unico Ministero) per affiancare e agevolare la trasformazione di tutte le amministrazioni incluse quelle locali, il finanziamento tempestivo della migrazione al cloud per conseguire rilevante risparmio di risorse, maggiore sicurezza, coerenza e interoperabilità delle banche dati, il rafforzamento significativo della cyberdifesa tramite il forte incremento di risorse umane qualificate e investimenti su infrastrutture e dotazioni tecnologiche degli organismi preposti, lo sviluppo di processi di procurement ad hoc per prodotti e servizi Ict, che necessitano di competenze e modalità operative specifiche.

Si punta inoltre a dotare il il Ministero dell’Innovazione di risorse umane e finanziarie consistenti per promuovere la migrazione e l’uso generalizzato di PagoPa, app “Io”, Spid e Cie.

Strategia Cloud: risparmi di risorse, più sicurezza e interoperabilità

La strategia punta anche a lanciare e finanziare il piano di migrazione al cloud per garantire rilevante risparmio di risorse, maggiore sicurezza, coerenza e interoperabilità delle banche dati. Cinque le azioni indicate: sviluppare e lanciare la strategia architetturale Ict della PA; redigere un piano di migrazione e assegnare il relativo budget di progetto pluriennale; migrare in cloud i servizi essenziali della PA centrale al Polo Strategico Nazionale (Psn) e incentivare la migrazione (a carico del centro) di quelli della PA locale (entro breve, ad es. 3 anni); mettere in sicurezza e razionalizzare i data center rimanenti non in cloud e/o trasferire i servizi non essenziali in cloud pubblico (Cloud Service Provider su territorio nazionale, controllato da società a maggioranza italiana); rendere obbligatori meccanismi di interoperabilità delle banche dati della PA.

Piano di digital health nazionale

Sviluppare un Ecosistema Digitale Salute a livello nazionale, che connetta tutti gli attori della filiera e renda disponibili tutti i dati sanitari del paziente agli operatori autorizzati, per permettere una cura integrata a casa, presso strutture sanitarie pubbliche/private e in ospedale, attraverso personalizzazione, monitoraggio ed interventi più efficienti. La strategia prevede inoltre lo sviluppo di una strategia e architettura di gestione dei dati sanitari a livello nazionale, garantendo la disponibilità di dati omogenei, di buona qualità e in tempo reale per scopi di monitoraggio non individualizzato nonché adeguate capacità di elaborazione e di sintesi, anche al fine di identificare nuovi focolai di contagio o altri fenomeni di rilevo nazionale. Si punta inoltre alla  creazione di un sistema di “early warning” basato sull’infrastruttura di Tessera Sanitaria (che già collega in tempo reale tutti gli operatori sanitari italiani) integrata con le infrastrutture delle altre amministrazioni.

La sfida delle competenze

La strategia punta a lanciare una piattaforma digitale di education-to-employment su scala nazionale, focalizzata in ambiti definiti in base all’offerta e sussidiata da accordi pubblico/privati. Previsto anche il rafforzamento della formazione continua per gli ordini professionali, progettando corsi trasversali fra i diversi ordini su tematiche comuni relativi a organizzazione del lavoro, nuove competenze green, digitale, etc. per favorire lo scambio di competenze e massimizzare la velocità di apprendimento.

TUTTI GLI APPROFONDIMENTI DEL PIANO

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati