La comunicazione Ip “pura” consente risparmi nettamente maggiori rispetto ai sistemi Pbx tradizionali. A dirlo uno studio di Siemens Enterprise Communications che prende in esame le pratiche di comunicazione aziendale nel mondo, e valuta gli effetti del cloud computing e della mobilità sull’infrastruttura di comunicazione.
“I risultati dello studio riflettono ciò che I nostri clienti ci dicono e cioè che la comunicazione unificata basata su Ip non solo semplifica la produttività per l’utente finale ma permette alle aziende di risparmiare denaro – spiega ha dichiarato Chris Hummel, president, North America and Cmo – La comunicazione aziendale si trova in una fase di passaggio da Pbx a Ip e dal locale al cloud. Siemens Enterprise Communications si sta impegnando a fornire ai clienti soluzioni di comunicazione aziendale flessibili e aperte in grado di adattarsi alle loro esigenze di comunicazione e aiutare a ridurre la complessità IT, assistere la forza lavoro mobile e semplificare il passaggio”
In particolare lo State of Enterprise Communications 2012 Study ha rilevato che la comunicazione Ip pura garantisce alle imprese un risparmio del 43% annuo rispetto alle infrastrutture Pbx tradizionali; mentre nella fase di transizione a un ambiente IP puro, un ambiente ibrido aiuta a mitigare i rischi e proteggere gli investimenti fatti. L’approccio più comune, adottato dal 91% degli intervistati, resta la gestione della comunicazione IP parallelamente al sistema Pbx esistente.
In questo contesto si rileva una forte tendenza verso la mobilità della forza lavoro, dimostrata dal fatto che la maggior parte delle aziende dedica solo un 20% degli endpoint ai telefoni nella propria sede principale. Secondo lo studio infatti il maggior numero di endpoint è dedicato a telefoni in filiale/remoti (39%) seguito dagli endpoint per telefoni mobili (33%). Inoltre un terzo degli operatori di call center ora lavora da casa.
Tale decentralizzazione, resa possibile dai progressi della comunicazione aziendale, orienta le imprese verso l’utilizzo del cloud. Se solo il 16% delle aziende prese in esame si serve già del servizio cloud, il 45% ha dichiarato che il cloud rientra nei progetti relativi alla comunicazione per il 2012, con una preferenza per il cloud privato rispetto al cloud pubblico in un rapporto di tre a uno. Il sondaggio ha inoltre evidenziato che le aziende prevedono di servirsi del cloud soprattutto per applicazioni quali collaborazione Web, Uc e videoconferenza.
Almeno il 90% delle aziende intervistate ha elencato collaborazione web Ip, Uc e sistema di videoconferenza Ip tra le tecnologie che stanno prendendo in considerazione per il 2012 e oltre la metà le sta utilizzando.
Sebbene la Comunicazione Unificata sia la priorità per la maggioranza delle aziende, i problemi di personale spesso minano la migrazione. Gli intervistati hanno notato che spesso il personale IT non ha le competenze necessarie per l’installazione e l’uso delle nuove tecnologie, sopratutto quando si tratta di cloud computing. Oltre la metà ha la percezione che il panorama IT sia diventato troppo complesso, cosa che, combinata con una scarsa competenza e gli elevati livelli di turnover può facilmente ostacolare l’adozione del cloud e dell’Uc
Alla domanda sul livello di preparazione del personale relativamente all’Uc (con risposta che variava di grado da ‘estremamente impreparato’ a ‘molto preparato’) le aziende hanno valutato come ‘poco preparato’ il personale impegnato in tre diverse aree: comunicazione nel cloud privato, comunicazione nel cloud pubblico e sistema di videoconferenza basato su Wan.