L’Italia è tra i Paesi a più elevato tasso di crescita nel settore delle infrastrutture cloud. È quanto emerge dai dati di Synergy Research Group, secondo cui nel quarto trimestre 2024 la spesa aziendale per i servizi di infrastruttura cloud è stata di 91 miliardi di dollari in tutto il mondo, con un aumento di 17 miliardi di dollari o del 22% rispetto al quarto trimestre dell’anno precedente.
La distribuzione geografica
A livello geografico, il mercato del cloud continua a crescere in maniera sostenuta in tutte le regioni del mondo. Se misurati in valuta locale, i principali paesi con gli aumenti più considerevoli sono stati Brasile, Spagna, Italia, India e Giappone, tutti cresciuti a tassi superiori alla media mondiale. Gli Stati Uniti rimangono di gran lunga il più grande mercato del cloud, con dimensioni che superano di gran lunga l’intera regione Asia-Pacifico. Il mercato statunitense è cresciuto del 23% nel quarto trimestre mentre in Europa i maggiori mercati sono il Regno Unito e la Germania, ma quelli a tasso di crescita più elevato sono quelli di Irlanda, Spagna e Italia.
I ricavi
Secondo Synergy, inoltre, i ricavi trimestrali dei servizi di infrastruttura cloud (inclusi IaaS, PaaS e servizi di cloud privato ospitati) sono stati pari a 90,6 miliardi di dollari, con ricavi per l’intero anno 2024 che hanno raggiunto i 330,4 miliardi di dollari con un aumento di 60 miliardi di dollari rispetto al 2023 e un aumento di 102 miliardi di dollari rispetto al 2022. I servizi pubblici IaaS e PaaS rappresentano la maggior parte del mercato e sono cresciuti del 24% nel quarto trimestre. Il predominio dei principali fornitori di cloud è ancora più pronunciato nel public cloud, dove Amazon, Microsoft e Google rappresentano il 68% del mercato.
L’impatto di Chatgpt & co.
Con il lancio di ChatGpt nel 2022 e degli altri servizi di GenAI il mercato delle infrastrutture cloud ha subito un’ulteriore spinta. I dati e le analisi di Synergy mostrano infatti che l’intelligenza artificiale generativa ha guidato metà della crescita negli ultimi due anni, attraverso una combinazione di nuovi servizi delle piattaforme GenAI, Gpu as a service e implementazione di un’ampia gamma di altri servizi cloud.
I provider
In termini di posizionamento sul mercato, Amazon mantiene un forte vantaggio, anche se Microsoft e Google hanno avuto ancora una volta una percentuale di crescita più elevata. Le loro quote di mercato mondiali nel Q4 sono state rispettivamente del 30%, 21% e 12%. Tra i fornitori di cloud di “secondo livello” con i tassi di crescita più elevati su base annua spiccano CoreWeave, Oracle, Snowflake, Cloudflare e Databricks. In particolare, CoreWeave è ora entrato nella top venti dei fornitori di cloud grazie ai suoi servizi AI e Gpu.
“Il Q4 è stato un trimestre forte per i servizi cloud che hanno registratio un tasso di crescita per l’intero anno superiore di ben quattro punti percentuali rispetto al 2023 – sottolinea John Dinsdale, Chief Analyst di Synergy Research Group – Per un mercato così grande, si tratta di un’accelerazione impressionante”.
Ma quanto di questo è dovuto all’intelligenza artificiale? “ChatGpt è stato lanciato alla fine del 2022 e ha contribuito a rafforzare lo sviluppo dei servizi fino al 2023 e quindi a stimolare una crescita del mercato più aggressiva fino al 2024 – spiega l’analista – La nostra valutazione è che da quando ChatGpt è stata lanciato, la GenAI è stata responsabile di almeno la metà dell’aumento dei ricavi dei servizi cloud, soprattutto quelli GenAI/Gpu lanciati più di recente o da implementazioni AI based di servizi cloud già esistenti”.