Intelligenza artificiale priorirà strategica per le aziende mondiali. Ma con tempistiche diverse. Sono le imprese europee a risultare le più preparate a implementare le soluzioni di nuova generazione grazie a policy complete per l’AI e a una data governance mirata alla protezione da danni finanziari e reputazionali.
Emerge dal report 2021 di Juniper Networks secondo cui rimangono però ancora una serie di gap: disponibilità di dati, di infrastrutture cloud e di competenze gli ostacoli al top.
I passi avanti delle aziende europee
Il 35% delle imprese europee dimostra una “profonda comprensione” di ciò che contribuisce a costituire una soluzione AI solida ed efficace, indicando la disponibilità dei dati come la componente essenziale per l’adozione dell’AI, rispetto ai colleghi nordamericani che hanno messo al primo posto le funzionalità degli strumenti di AI.
Le organizzazioni europee dispongono già, di conseguenza, di policy complete per l’AI e la data governance ai fini della protezione da danni finanziari e reputazionali. Ciò permette di alzare il livello di fiducia, sicurezza ed efficienza operativa dell’AI.
Non basta: l’indagine dimostra che le organizzazioni europee stanno promuovendo la cultura dell’apprendimento e dello sviluppo, gettando solide basi per l’upskilling digitale necessario per spingere l’adozione dell’AI. Il 59% delle organizzazioni leader in Europa mette al centro il controllo “umano”, ma che molto debba ancora essere fatto per governarne la crescita.
Chatbot e assistenza IT
Su scala globale l’AI sta iniziando a essere utilizzata per automatizzare alcune attività quotidiane, come ad esempio le chatbot per il customer service, le riconciliazioni bancarie e i flussi di lavoro smart per la gestione degli interventi di assistenza IT. Secondo l’indagine, infatti, il 95% degli intervistati ritiene che la propria organizzazione ricaverebbe vantaggi dall’introduzione dell’AI nelle attività quotidiane, nei prodotti e nei servizi. Tuttavia, solo il 6% dei top manager ha riferito di avere già adottato nella propria organizzazione soluzioni basate sull’intelligenza artificiale.
I tre ostacoli principali
Secondo la ricerca Juniper sono tre i gap ancora da superare. Innanzi tutto gli stack tecnologici AI-ready: gli intervistati hanno citato lo sviluppo di data set e modelli AI che possano essere usati nell’intera azienda come la principale sfida di tipo tecnologico. Sono necessari investimenti in soluzioni cloud robuste e nella preparazione di data set che possano essere usati dall’AI: più della metà degli intervistati rivela che la propria azienda probabilmente raccoglierà dati di telemetria per consentire all’AI di migliorare l’esperienza utente e allo stesso tempo garantire la protezione dei dati sensibili.
Il secondo gap risiede nell’ancora scarsa preparazione del personale: il 73% delle organizzazioni di appartenenza degli intervistati sta lavorando per formare ed espandere la propria forza lavoro e prepararla all’introduzione di sistemi di AI. Allo stesso tempo, gli intervistati ritengono sia più importante assumere professionisti in grado di sviluppare le funzioni AI all’interno dell’organizzazione. Anche su questo fronte le organizzazioni europee appaiono più avanti di quelle nordamericane e dell’area Asia Pacifico, in quanto stanno già allargando la pipeline dei talenti attraverso stage e partnership con le università (43%), viste come un modo per sviluppare nuove competenze e talenti.
Il terzo nodo critico da superare è la governance dell’AI: il 67% degli intervistati afferma che l’AI è stata identificata come una priorità dal top management della propria organizzazione nel piano strategico per il 2021 e l’84% ritiene che il supporto e il coinvolgimento del management delle diverse funzioni sia fondamentale per l’integrazione dell’AI nei prodotti e servizi. Solo il 7% degli executive afferma di non avere identificato un leader AI al quale affidare la responsabilità delle strategie e della governance relative all’AI.
In cantiere la “forza lavoro del futuro”
“Quando vedo così tanto interesse in una tecnologia emergente, devo sempre ricordare alle persone che se la tecnologia non è gestita correttamente possono sorgere problemi – dice Sharon Mandell, Svp e Cio di Juniper Networks -. Per quanto riguarda l’Intelligenza artificiale, non c’è dubbio che si intraveda la luce in fondo al tunnel e che ci sia il potenziale per generare risultati incredibili e ancora più significativi di quelli visti finora. Concentrandosi sullo sviluppo delle competenze del personale, investendo in un’infrastruttura robusta – in termini di dati, cloud e funzionalità di rete – e implementando una governance adeguata, le organizzazioni stanno preparando la forza lavoro digitale del prossimo futuro”.