“Puntiamo a consolidare la nostra presenza nel mercato Ict in Italia e nei paesi in cui operiamo, accelerando il percorso di digitalizzazione dei nostri clienti”; questa la mission di Carlo Filangieri neo amministratore delegato di Italtel, storica azienda italiana attiva da oltre 100 anni. E “Italtel è pronta per scrivere i prossimi 100 anni di storia”, dice Filangieri a CorCom.
Filangieri, quali sono gli asset del nuovo corso?
Lavoriamo con tecnologie sempre più complesse per fornire soluzioni semplici ai nostri clienti che ne devono trarre benefici senza disperdere energie nell’implementazione e gestione delle stesse. La nostra r nostra software factory e le nostre ingegnerie sviluppano e personalizzano soluzioni per le reti digitali, per la cybersecurity e per l’automazione che soddisfano specifiche esigenze delle aziende.
E su quali tecnologie punterà Italtel?
Ci sarà un focus specifico sull’area dei servizi gestiti, in particolare sulla cybersecurity e sulla protezione delle reti e dei dati delle aziende, utilizzando il nostro Noc e Soc che opera h24 tra l’Italia, la Spagna ed il Brasile per garantire alle aziende una gestione efficace e sicura delle proprie infrastrutture. Proprio pochi giorni fa abbiamo annunciato l’apertura nella nostra sede di Milano del nuovo Digital Operation Center, dove personale specializzato eroga 24/7 servizi avanzati di gestione, monitoraggio e security per i nostri clienti. Stiamo inoltre investendo nell’automazione e nell’uso dell’intelligenza artificiale, per consentire agli operatori ed alle grandi aziende di gestire in modo efficiente le proprie infrastrutture. Con la rete dei partner, supportiamo le aziende che stanno intraprendendo la transizione verso modelli operativi ibridi, edge e multicloud.
Dove volete crescere in Italia e come?
In questi anni abbiamo fatto una significativa diversificazione del nostro business storicamente vicino alle telco: ora pubblica amministrazione e grandi aziende rappresentano circa metà del nostro fatturato. Questi sono i segmenti dove vogliamo ulteriormente crescere, mantenendo nel contempo il posizionamento distintivo e consolidato che le telco ci riconoscono. Per farlo stiamo aggiornando il modello operativo per mettere ancor più i clienti al centro dell’operato di tutte le strutture aziendali; in parallelo rafforzeremo l’offerta puntando sull’integrazione delle migliori tecnologie di mercato per fornire soluzioni chiavi in mano orientate alla digitalizzazione e protezione del business delle aziende.
Quanto conta l’internazionalizzazione?
La nostra presenza in diversi Paesi, in Europa ed in America Latina, è una leva strategica per mettere a disposizione dei nostri clienti le best practice internazionali. Su questi mercati, dove facciamo il 45% del fatturato, siamo riconosciuti per le nostre eccellenti capacità ingegneristiche nella progettazione, sviluppo e implementazione di infrastrutture di rete e soluzioni tecnologiche innovative.
Quali prospettive vedete davanti a voi?
Abbiamo il pieno supporto dei nostri azionisti Nextalia e Clessidra, che sono al nostro fianco per aiutarci a sviluppare il business e far crescere il nostro valore. Stiamo valutando con loro anche qualche possibile acquisizione mirata per integrare il portafoglio servizi. Il mercato è sempre più competitivo e complesso, ma abbiamo un dna robusto e competenze fortissime, che raramente ho trovato in altri contesti. Sono convinto che Italtel possa scrivere una interessante storia di successo nei prossimi anni.