Il vice-presidente della Commissione europea Neelie Kroes lancia un appello al nuovo esecutivo Ue di Jean-Claude Juncker affinché sia composto da “commissari digitali”. Prima delle elezioni europee di maggio la Kroes si era fatta promettere dai tre principali candidati alla presidenza della Commissione che sarebbero diventati “presidenti digitali” e ora la commissaria Ue si rivolge direttamente all’eletto Juncker perché mantenga la promessa e renda l’esecutivo europeo degno dell’era moderna.
Come? La Kroes ha detto che Juncker deve portare il digitale in tutti i dipartimenti della Commissione, rendendolo parte integrante della strategia dell’esecutivo. “E’ importante non solo che abbiamo in Jean-Claude un presidente digitale ma anche che Jean-Claude formi il suo team con commissari digitali, non limitandosi a quello che rileverà il mio portafoglio”, ha detto la Kroes. La Kroes ha anche auspicato che alcuni di questi commissari digitali (almeno dieci) siano donne, perché questo “aiuterebbe molto”.
Gli auspici della commissaria Ue sull’esecutivo digitale sono arrivati in occasione del lancio di una nuova pagina web, all’interno del Cloud Watch Hub dell’Ue, che ha l’obiettivo di incoraggiare le piccole e medie imprese ad adottare il cloud computing. Il sito, chiamato Cloud Scout, presenta un questionario con cui si cerca di alleviare i timori delle Pmi sulle questioni relative alla sicurezza dell’It, alla privacy e alla protezione dei dati che spesso frenano l’adozione di soluzioni cloud.
La Commissione stima che un’adozione diffusa del cloud computing potrebbe far crescere il Pil dell’Ue di 160 miliardi di euro ogni anno, creando 3,5 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2020. La Kroes ha anche detto che vorrebbe arrivare a una situazione in cui “a ogni bambino che nasce in Europa viene dato un certificato di nascita e anche un piccolo pezzo del cloud“.
La Commissione vede nelle Pmi un traino fondamentale per la crescita economica. L’Europa ha circa 20 milioni di Pmi ma finora sono state lente nell’adottare il cloud computing: il 23% delle aziende con meno di 100 dipendenti non è convinto o è perplesso sui suoi vantaggi. Il sito Cloud Scout serve proprio a rassicurare le Pmi sul valore del cloud; lanciato per ora in Austria, Ungheria, Belgio, Spagna, Uk e Finlandia, arriverà presto in tutti Paesi dell’Ue.
“Il cloud offre alle aziende eccezionali opportunità di risparmio e di crescita. Le Pmi sono l’ossatura dell’economia per cui è fondamentale convincerle a usare il cloud computing”, ha dichiarato la Kroes.