SCENARI

La corsa del cloud pubblico, mercato da 400 miliardi di dollari entro il 2025

Le stime di Idc: tasso di crescita annuale del 28,8% per i settori Iaas e Paas. Fanno da traino la gestione dei dati (+41,9%) e lo streaming multimediale (+41,2%)

Pubblicato il 09 Ago 2021

cloud

Toccherà quota 400 miliardi di dollari nel 2025 il fatturato del mercato combinato del cloud pubblico nelle modalità Infrastructure as a Service (IaaS) e Platform as a Service (PaaS). Emerge dalla nuova analisi di Idc secondo cui il tasso di crescita annuale composto sarà del 28,8% durante il periodo di previsione 2021-2025. Lo sviluppo e il test delle applicazioni, la gestione dei dati strutturati e l’analisi dei dati strutturati saranno i segmenti di carico di lavoro più grandi per quota di fatturato.

Analisi dati e streaming spingono il mercato

Si prevede che l’analisi dei dati non strutturati, la gestione dei dati e lo streaming multimediale saranno i segmenti in più rapida crescita con un Cagr rispettivamente del 41,9% e del 41,2%. Altre applicazioni aziendali, file e stampa e applicazioni di contenuto cresceranno più lentamente rispetto alla media complessiva del mercato, pur continuando a fornire una crescita a due cifre per tutto il periodo di previsione.

“La spesa aziendale per l’infrastruttura del cloud pubblico continua a crescere più rapidamente rispetto ai tradizionali segmenti dell’infrastruttura IT – dice Andrew Smith, responsabile della ricerca Cloud Infrastructure Services –. Ci aspettiamo che tutti i segmenti del carico di lavoro crescano a due cifre, alcuni leggermente più velocemente di altri, poiché le aziende emergono dal 2020 e continuano a dare priorità alla migrazione e alla modernizzazione dei carichi di lavoro utilizzando l’infrastruttura cloud pubblica”.

Infrastrutture digitali, le leve Iaas e Paas

Cloud IaaS e PaaS rappresentano un componente fondamentale e abilitante per il futuro dell’infrastruttura digitale. Il futuro dell’infrastruttura digitale – si legge nel report Idc – “dipende fortemente dalla capacità di un’infrastruttura cloud complessa e connessa di autoregolarsi e ottimizzarsi dinamicamente in risposta ai cambiamenti in tempo reale nella domanda di risorse, nelle prestazioni delle applicazioni e nell’esperienza dell’utente finale”.

Entro il 2022, Idc prevede che quasi la metà dei prodotti e dei servizi di un’impresa saranno digitali o forniti digitalmente, incrementando la dipendenza dell’azienda dall’infrastruttura (calcolo, storage, rete) che supporteranno le attività in misura maggiore rispetto alle tradizionali applicazioni aziendali. L’accesso tempestivo a risorse infrastrutturali innovative, sia condivise che dedicate, sarà indispensabile per sostenere i modelli di business digitali adattivi, resilienti, sicuri e a prova di futuro.

I trend previsti entro il 2025

Le tendenze che guidano la crescita dei flussi di lavoro all’interno di questo mercato includono servizi di cloud pubblico che rimangono una parte essenziale della strategia di ripristino aziendale poiché le organizzazioni ITrivalutano i budget, creano infrastrutture incentrate sulla resilienza aziendale e lavorano per operare sempre più in modo efficiente per gestire i rischi in un mondo post-Covid-19.

Ancora, le aziende stanno passando dalla migrazione del carico di lavoro alla modernizzazione del carico di lavoro sul cloud pubblico. Nel 2020 è stata registrata una maggiore priorità da parte degli acquirenti IaaS agli sforzi di modernizzazione delle applicazioni, considerando la modernizzazione come una componente integrale del passaggio verso la distribuzione agile delle applicazioni e le operazioni cloud.

Per finire, la crescita inarrestabile dei dati aziendali continua a spingere molti flussi di lavoro sul cloud pubblico, poiché le aziende cercano di gestire in modo efficace la crescita dei dati, nonché il proprio budget IT. In molti casi, l’infrastruttura cloud e le piattaforme applicative aiutano a soddisfare questa esigenza consentendo una scalabilità agile e coerente della capacità che può essere utilizzata on demand.

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