IL CASO

La pubblicità su Facebook non decolla? Il social non ci sta e va al contrattacco

Weekend di fuoco per l’azienda di Zuckerberg: secondo gli analisti l’adv non decolla. Ma in concomitanza parte una campagna per lo shopping natalizio su misura di Pmi: “Successo in cinque step”

Pubblicato il 24 Nov 2014

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Dalle ultime statistiche sui ritorni delle campagne pubblicitarie sui social network, pubblicate venerdì in uno studio di Forrester Research, emerge un quadro poco incoraggiante per Facebook & co. Commentanto i dati dell’istituto, gli ultimi pubblicati su un tema che inizia a farsi largo tra gli addetti ai lavori, l’analista Nate Elliott sottolinea lapidariamente che la maggioranza delle imprese che si rivolgono a questi siti per la loro pubblicità “non hanno realmente un rapporto social con i clienti, sprecando tempo e denaro”. Lo studio evidenzia, tra l’altro, che i post pubblicati dai brand più importanti su Facebook e Twitter raggiungono soltanto una percentuale vicina al 2% dei loro fan e follower, e meno dello 0,1% di questi interagisce davvero nei post.

In vista delle festività natalizie il colosso creato da Mark Zuckerberg decide così di accelerare sulla pubblicità, e lancia una campagna per avvicinare le piccole e medie imprese e “aiutarle” a gestire le propria pubblicità sul sito attraverso cinque regole base. Il primo è pianificare in anticipo, “per rendere le proprie inserzioni più puntuali e coinvolgenti”. Poi utilizzare link Ads, per “portare le persone dalle inserzioni al proprio sito web”, e migliorare la creatività: “creare post accattivanti in tema con la ricorrenza – spiegano da Facebook – contribuisce al loro successo, così come includere immagini brillanti, usare un linguaggio chiaro e conciso e un passaggio lineare al proprio sito web”. E’ inoltre importante che gli annunci siano indirizzati a un target preciso, “testando contenuti, immagini e promozioni diversi per differenziare l’audience e valutare l’efficacia dei propri annunci”. Infine sarà fondamentale “capire cosa ha successo e modificare ciò che non funziona: le imprese – conclude la nota – possono fare leva su Ads Manager per monitorare e tener traccia dei risultati delle proprie inserzioni, ottimizzare il budget, testare la propria strategia e misurare il Roi (return of investment)”.

“Soprattutto in Italia, un Paese il cui tessuto imprenditoriale è costituito per la maggior parte da piccole e medie imprese, è importante che le aziende possano contare su strumenti innovativi per promuovere il proprio business e su un’informazione chiara e accessibile su come trarne il massimo valore”. E’ quanto sostiene Francesca Capobianchi – Emea Smb Marketing & Communications Executive di Facebook: “E’ per questo – continua – che in Facebook non solo ci impegniamo a far conoscere alle Pmi i benefici di business della piattaforma, ma attraverso suggerimenti e guide le aiutiamo a scoprire come ottimizzare la propria presenza su Facebook per raggiungere i propri obiettivi di business”.

Secondo i dati diffusi dal social network, presente in Italia dal 2009, “sono già 30 milioni le pagine Facebook utilizzate attivamente da Pmi a livello globale. In particolare – si legge in una nota – in Italia si contano più di 745,7 milioni di connessioni fra persone e aziende (7.5 miliardi a livello Emea), con l’83% degli italiani connesso alla pagina di almeno una Pmi su base mensile (68% in Emea). In questo contesto – prosegue il comunicato – Facebook rappresenta il partner ideale per le imprese, che in Italia possono contare su un bacino di 20 milioni di persone connesse quotidianamente alla piattaforma – di cui 16 milioni da dispositivi mobili – numeri che salgono fino a 864 milioni a livello globale (703 milioni da mobile). I video, in particolare, rappresentano uno strumento eccezionale per raggiungere in modo efficace e creativo il proprio target di riferimento. Sono sempre di più le Pmi che già oggi ne hanno compreso il valore: in oltre 800.000 nel mese di settembre hanno caricato più di 3 milioni di video sulla piattaforma. E l’84% di questi video sono stati postati da Pmi al di fuori degli Stati Uniti. Un trend di crescita che nel 2014 ha visto raddoppiare il numero di Pmi che hanno caricato video su Facebook e triplicare il numero stesso dei video postati da Pmi rispetto all’anno scorso”.

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