Nel peggiore degli scenari, la crescita per il 2020 della spesa Ict nel mercato Asia-Pacifico sarà limitata all’1,2% anziché al 5,2% originariamente previsto. Questo è quanto risulta dalle analisi di Idc, che sta valutando l’impatto globale dell’epidemia di coronavirus su tutti i mercati e le industrie del pianeta. Il settore dell’Ict non è risparmiato.
La stima fatta da Idc a gennaio prevedeva che l’aria Asia-Pacifico, con l’esclusione di Cina e Giappone, avrebbe visto una crescita di oltre il 5,2% della spesa Ict rispetto all’anno prima grazie alle aziende che avrebbero fatto partire una serie di progetti di trasformazione digitale spingendo la vendita di software, hardware e servizi digitali, oltre alle spese in infrastrutture. I primi indicatori di questa tendenza però sono cambiati molto rapidamente nelle ultime settimane e hanno fatto calare le stime della crescita della spesa in Ict al 1,2% (a febbraio una stima meno pessimistica segnava invece una spesa in crescita del 4.0%).
Secondo Idc la spesa IT globale crescerà dell’1,3% anziché del 5,1% come previsto originariamente. Il paese più impattato è previsto che sia la Cina, con un declino del -2% per l’area Asia-Pacifico incluse Cina e Giappone.
“Alcuni degli effetti maggiori – ha detto Sandra Ng, vicepresidente di Idc per l’Asia-Pacifico – come risultato dell’impatto del coronavirus sono quelli nel cambiamento della domanda di tecnologie, processi e attitudini per quanto riguarda il lavoro da casa, e per i problemi di continuità registrati dalla filiera dei fornitori”.
Secondo l’analista non tutte le aziende hanno la cultura o gli strumenti per far partire attività di smart working, e il carico delle reti è comunque senza precedenti. Anche in paesi come Singapore, India, Hong Kong e Nuova Zelanda l‘impatto sulla banda di videochiamate, conference call e piattaforme di collaborazione è stato notevole.
Il blocco di parti della filiera dei fornitori sta impattando sulla produzione impedendo che i prodotti vengano assemblati e spediti: “L’impatto è enorme”, dice il responsabile di Idc Insights Asia-Pacifico.
In situazioni ordinarie, spiega Idc, la spesa in personal computer, smartphone e periferiche cuba l’80% di quella hardware. Ma il coronavirus impatterà fortemente questo settore e nello scenario peggiore si passerà da una stima anno su anno del +3% a una del -3%
Anche la spesa nel software rallenterà pressocché interessando i principali settori: dai trasporti al manifatturiero, dal retail ai servizi fino al settore bancario. Di contro ci saranno aree che invece continueranno a mantenersi salde: cloud, digital workplace e tecnologie di automazione non saranno colpite dalla crisi, stima Idc.
Per i servizi It, la spesa prevista scende dal +5,6% al +4,6% nel 2020. Sono già in corso di rinegoziazione numerosi contratti. La previsione per questo segmento di mercato in Asia-Pacifico escluso il Giappone è che i primi nove mesi vedranno un calo sensibile con un rimbalzo positivo negli ultimi tre mesi dell’anno.