LA RICERCA

Mercati finanziari sedotti dal cloud: ma rimane lo scoglio storage

Studio Celent per Colt: nel capital market il cloud conquista spazio come modello di distribuzione. Brad Bailey: “Non c’è più diffidenza verso la tecnologia, ma si cercano soluzioni conformi alle normative. E la nuovola ‘pubblica’ è sempre più sicura”

Pubblicato il 20 Dic 2016

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I servizi cloud based nel settore del capital market sono sempre più prese in considerazione dalle aziende, tanto che in un futuro prossimo il cloud è destinato a diventare il principale modello di distribuzione per alcune funzioni chiave. E’ quanto emerge dalla ricerca “Il cloud diventa maggiorenne nel Capital market”, realizzata da Celent su commissione di Colt.

Gli atteggiamenti verso il cloud, secondo i risultati dello studio, si sono ammorbiditi nel corso degli ultimi 12-18 mesi, con i partecipanti che mostrano una maggiore consapevolezza in merito alla sicurezza, alla stabilità e all’affidabilità delle soluzioni basate su cloud.

La ricerca indica che l’adozione del cloud è guidata da quattro fattori chiave: aumento della regolamentazione, pressione sui costi, incertezza macroeconomica e l’ascesa del Fintech. “Il cloud è in grado di risolvere queste sfide, offrendo alle aziende un’infrastruttura più agile che permette loro di affrontare requisiti normativi in continua evoluzione, la proliferazione di applicazioni per il trading e la necessità di collegarsi rapidamente a molteplici fonti di liquidità – si legge nella nota di Colt – Inoltre, il cloud è un fattore chiave per l’innovazione Fintech in quanto facilita l’implementazione di nuove idee e riduce il costo di fallimento.

L’adozione di soluzioni basate su cloud varia anche tra le diverse funzioni aziendali. Mentre c’è maggiore consenso in merito allo spostamento di dati non-core e non proprietari in un ambiente cloud, il trasferimento di funzioni di front office e di informazioni proprietarie o relative ai clienti è rimasto indietro. In realtà, questo atteggiamento sta cambiando man mano che le imprese acquisiscono consapevolezza sulle prestazioni e sulla sicurezza del cloud. Ci si aspetta che anche TradingTech, RegTech e i dati di mercato passino sul cloud.

Tra i principali ostacoli da superare prima che l’adozione del cloud diventi estesa emergono inoltre la collocazione dello storage dei dati, la responsabilità del rischio e l’inerzia organizzativa.

“Gli ostacoli all’adozione del cloud non si basano più sulla diffidenza verso la tecnologia, ma su come implementare con successo una soluzione che sia conforme alle normative, e queste preoccupazioni sono comuni a tutte le soluzioni tecnologiche, cloud-based o no – afferma Brad Bailey, research director Celent – In molti casi il cloud pubblico è ora più sicuro rispetto ai sistemi on-premises; le istituzioni stanno cambiando il loro atteggiamento da ‘mai’ a ‘come’ abbracciare il cloud”.

Parallelamente, emerge dallo studio, il settore dei capital market sta assistendo alla comparsa della necessità di una migliore connettività per supportare soluzioni cloud sicure.

“Le pressioni del mercato stanno portando le aziende a concentrarsi sui propri punti di forza, affidando le funzioni tecnologiche agli specialisti – aggiunge Andrea Deli, Client Director South Region, Capital Markets Colt – Non è quindi una sorpresa scoprire che il cloud sta crescendo nei mercati di capitali, aiutando le imprese ad affrontare le pressioni normative e di costo, permettendo loro al contempo di concentrarsi sul core business. Le imprese che operano nei mercati di capitali che iniziano questo percorso hanno bisogno di servizi di rete altamente sicuri e on-demand, progettati per soddisfare i severi requisiti e la velocità dei mercati finanziari”.

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