Arriva anche in Italia AWS re/Start, il programma di formazione professionale gratuito che ha l’obiettivo di formare talenti a livello locale, offrendo opportunità di sviluppo delle competenze nel Cloud Aws e di lavoro a studenti, disoccupati, sottoccupati o sottorappresentati delle comunità italiane. Il debutto avverrà a Torino, in Piemonte, grazie alla collaborazione di Fondazione Engim, ente di formazione professionale, e di Top-Ix, consorzio pubblico privato no-profit che gestisce Internet Exchange nel Nord-Ovest d’Italia e promuove innovazione e progetti basati sulla banda larga. Le due realtà territoriali si occuperanno dell’insegnamento, forniranno un percorso per l’ottenimento della certificazione Aws e sosterranno gli studenti mentre iniziano la loro carriera nel cloud computing, supportando quelli che completeranno il percorso e mettendoli in contatto direttamente con potenziali datori di lavoro. Secondo la roadmap di Aws, inoltre, il programma dovrebbe essere esteso alla Sicilia e in altre regioni italiane entro l’anno.
Il programma Aws re/Start, si legge in una nota dell’azienda, è progettato per adattarsi ai diversi livelli di esperienza e anche coloro che non hanno conoscenze tecniche pregresse possono fare domanda, e fa parte dell’impegno di Aws in Italia, che nel 2020 ha lanciato la Regione Aws Europe e mira a formare 29 milioni di persone sul cloud computing entro il 2025. Nello specifico Aws re/Start è un programma di formazione di 12 settimane basato sullo sviluppo di competenze pratiche che copre le skill fondamentali del cloud Aws e una serie di abilità pratiche orientate al lavoro, dalla programmazione al networking, dalla security ai database relazionali. Il programma copre tutti i costi e prepara i partecipanti a sostenere l’esame Aws Certified Cloud Practitioner, certificazione che convalida le loro competenze nel cloud con una credenziale riconosciuta dal settore. Al termine del programma – prosegue la nota – i partecipanti saranno nella posizione di candidarsi per ruoli cloud entry-level nei campi delle operazioni cloud, dell’affidabilità di data center, supporto dell’infrastruttura e funzioni di supporto tecnico aziendale correlate”.
“Aws re/Start fornisce una piattaforma per cui le persone, indipendentemente dal proprio background, potranno avviare una nuova carriera nel cloud e potranno costruire un futuro nel mondo della tecnologia – afferma Carlo Giorgi, managing director in Amazon Web Services Italia – In Italia, portiamo avanti la mission del programma di formare talenti locali, fornendo competenze AWS Cloud a disoccupati o sottoccupati, specialmente in un periodo nel quale le persone sono state costrette a reinventarsi e a cercare nuovi percorsi professionali. Il programma crea una pipeline di talenti per supportare i nostri clienti e partner locali”.
“Per riavviare il mondo del lavoro occorre puntare sul sostegno alle imprese, sulla formazione, sull’orientamento, sull’innovazione, sulla ricerca e su tutte quelle politiche attive in grado di fare incrociare con efficacia domanda e offerta, favorendo concretamente la creazione di posti di lavoro – aggiunge Elena Chiorino, assessore al Lavoro della Regione Piemonte – Il rilancio deve passare attraverso una nuova attrattività del territorio piemontese formando personale in aggiornamento costante ed in grado di rispondere all’esigenza di flessibilità e di velocità che i nuovi mercati, in rapidissima evoluzione, esigono. Bene che Aws re/Start abbia scelto il Piemonte per avviare il programma di formazione specializzata sulla tecnologia cloud, offrendo uno strumento concreto di contrasto alla disoccupazione, specialmente tra i giovani.”
“La richiesta del settore per l’adozione del cloud sta superando di gran lunga il numero di nuovi lavoratori esperti in quest’area – conclude Tejas Vashi, Global Lead di Aws re/Start – le aziende fanno fatica a trovare e assumere i talenti necessari per implementare i servizi cloud. Per superare questa differenza tra domanda e offerta, il talento cloud deve essere gestito da risorse non tradizionali. Aws re/Start porta i nuovi talenti nell’ecosistema cloud grazie alla capacità di qualificare persone disoccupate e sottoccupate con un background tecnologico minimo o nullo, preparandole a iniziare una carriera nel cloud”.