La morte inaspettata di Mark Hurd, avvenuta venerdì scorso, potrebbe determinare un cambio nelle strategie cloud di Oracle. La scomparsa del co-Ceo ha colpito l’azienda in una fase complessa: il rafforzamento sul versante cloud computing all’interno di un mercato affollato di super-competitor come Amazon e Microsoft. Ora tutto passa nelle mani dell’altro co-Ceo, Safra Catz.
Hurd si era ritirato dal lavoro il mese scorso per motivi di salute non specificati. Non sono stati forniti dettagli sulla causa della morte. “Oracle ha perso un leader brillante e amato” ha detto Larry Ellison co-founder e Cto dell’azienda.
Mark Hurd, lo scandalo in HP
Hurd e Catz erano stati nominati co-Ceo nel 2014, dopo che Ellison ha deciso di farsi da parte per concentrarsi sul suo ruolo di Chief Technology Officer.
Sotto il loro mandato, Oracle ha spinto in modo aggressivo nel settore del cloud così da compensare il ritardo nel suo ingresso in un business in rapida crescita. In giugno Oracle aveva presentato buoni risultati grazie al cloud.
Hurd era entrato a far parte di Oracle come co-presidente nel settembre 2010, un mese dopo essere stato espulso da Hewlett-Packard , dove era stato ad dal 2005, in seguito a uno scandalo per molestie sessuali, poi rientrato. Si trattò di un’espulsione controversa, anche alla luce della forte concorrenza fra Oracle e HP. In quell’occasione Ellison difese Hurd in una e-mail al New York Times, definendo la sua la “peggior decisione dopo quella presa dal cda di Apple di licenziare Steve Jobs “.
Quando Hurd e Catz sono stati nominati co-CEO nel 2014, gli analisti erano scettici sulla struttura del doppio CEO. Tuttavia, i giganti del software cloud come Salesforce.com hanno seguito l’esempio.
Catz è stata un banchiere di Wall Street dal 1986 fino all’ingresso in Oracle nel 1999: è stata centrale nelle numerose acquisizioni di Oracle.
Prima di entrare in HP, Hurd ha lavorato per 25 anni presso Ncr, azienda pioniera di computer e bancomat.