In attesa dei risultati economici di Amazon, che devono dare un assaggio dell’economia del cloud, di cui l’azienda di Seattle è la madre e una delle principali forse di spinta (a tutt’oggi la capacità di calcolo di Amazon sul mercato è superiore all’offerta cloud combinata dei suoi primi tre avversari), arrivano interessanti notizie per quanto riguarda le buone prassi tra le nuvole.
Se da un lato settori critici come la business intelligence e il machine learning vedono per la prima volta con il cloud arrivare la scala giusta per le imprese grandi e medie (e non solo per i grandissimi che fino a ieri erano gli unici a potersi permettere i costosi e giganteschi datacenter con la potenza di calcolo capace di far funzionare sistemi di business intelligence così complessi), dall’altro c’è da notare che sempre più settori del business si trasferiscono nella nuvola, con sistemi ibridi o pubblici, utilizzando potenza di calcolo ma anche flessibilità e gestione in real time dei carichi di lavoro in ambienti eterogenei e su scala globale.
La geografia infatti conta e avere i datacenter in Australia non basta più a una società che vuole giocare la carta globale, sembra dire Qantas, la compagnia di bandiera di “down-under”.
Così, Qantas (la parola è in realtà una sigla e sta per Queens and Northern Territories Aerial Services) ha annunciato che trasferisce sugli Amazon Web Services il suo Qantas.com, il sito della compagnia con tutte le funzionalità di booking e gestione del front office. L’annuncio è stato dato in contemporanea alla AWS Summit conference di Sydney, in corso ieri e oggi. Chris Taylor, CTO di Qantas, è “assolutamente fiducioso che il sito non si guasterà e asrà sempre operativo”. L’azienda ha già iniziato il deployment dei primi servizi via cloud e conta di mettere online tutto il sito (la transizione è del tutto trasparente per gli utenti) nei prossimi giorni.
Per la prima volta l’azienda avrà accesso in tempo reale a tutte le informazioni. «Per me – ha detto Taylor – come manager IT avere a portata di mano o per meglio dire di vista tutto quello che sta succedendo in tempo reale grazie a questa nuova piattaforma è un salto di qualità molto grande che mi cambia le regole del gioco. È una vera trasformazione».
Questo significa che Qantas progetta di aprire una nuova fase di innovazione, test, prova e apprendimento utilizzando la potenza di calcolo della nuvola. Una delle applicazioni più evidenti del cloud da parte di Qantas è nel tracciamento delle rotte: un processo basato su una serie di calcoli molto complessi per l’ottimizzazione dei percorsi, che comprende variabili di tipo atmosferico, geopolitico, economico, e di flussi di viaggiatori. «Un processo – ha detto Taylor – che prima richiedeva quattro mesi di calcoli e che invece adesso possiamo fare in quattro ore». Gli algoritmi applicati al cloud possono calcolare 15mila nuove rotte in questo arco di tempo per trovare le migliori ad esempio per il traffico aereo di Qantas verso gli Stati Uniti o l’Europa. Sono alcune delle possibili applicazioni consentite dal cloud, senza contare che il processo di acquisizione dei biglietti è stato accelerato di 100 volte riducendo il carico di lavoro del 90% e il costo del servizio dell’80%.