DATA MONETIZAZION

Quanto valgono i dati in cloud? Ecco la piattaforma Ue a misura di business

Messo a punto un framework analitico da utilizzare come strumento di previsione strategica che quantifica, analizza e monitora il volume, il valore economico e la crescita dei modelli di flusso dei dati. Obiettivo: spingere l’adozione della “nuvola” e il dispiegamento dei nodi edge. Germania, Italia, Paesi Bassi, Irlanda e Francia i Paesi al top

Pubblicato il 27 Mar 2024

data flow EU

Per misurare i flussi di dati nel cloud e stimare il loro valore economico all’interno dell’Europa e tra l’Europa e il resto del mondo, arriva uno strumento messo a punto da un gruppo di ricercatori della Commissione europea (Cnet, Directorate-general for communications networks, content and technology) e contenuto nello studio “Data flow and economic value Eu framework – final study report ” (SCARICA QUI IL REPORT COMPLETO). Lo studio, che rientra nelle azioni chiave della data strategy dell’Ue,  si concentra sui flussi di dati attivati ​​da imprese che utilizzano servizi cloud (enterprise cloud-based data flows o Ecbdf) nell’Ue, nell’Efta (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) e nel Regno Unito. Lo studio fornisce anche un aggiornamento delle metodologie esistenti per stimare sia il volume che la destinazione degli Ecbdf e sviluppa un nuovo quadro analitico per stimare il valore economico degli Ecbdf basato su principi microeconomici.

Secondo le stime, nel 2024 l’Ue genererà circa 46.000 petabyte (Pb) di Ecbdf. Questo volume aumenterà fino a circa 5,5 milioni di Pb entro il 2035. Dei 46.000 Pb generati nel 2024, si prevede che 36.600 Pb confluiranno verso le strutture cloud ed edge all’interno dell’Ue, 1.950 verso l’Efta e il Regno Unito e 7.345 Pb verso altre regioni (Africa, America, Medio Oriente e Asia). Il valore economico stimato degli Ecbdf nell’Ue nel 2024 è pari a 77 miliardi di euro, ma si prevede un aumento a 328 miliardi di euro entro il 2035. 

All’interno dell’Ue, Germania, Italia, Paesi Bassi, Irlanda e Francia rimarranno i primi paesi in termini di valore dei dati generati per l’utente, ovvero le imprese. Siamo terzi per il valore generato per i cloud provider: lo studio stima utili per oltre 2 miliardi di euro in Italia nel 2023 che diventeranno 2,5 nel 2024 e quasi 14 miliardi nel 2035.

Quanto valgono i dati in cloud per le imprese?

In tutta l’Ue, lo studio prevede che il valore degli Ecbdf per gli utenti aumenterà fino a raggiungere i 239 miliardi di euro entro il 2035, pari a  un incremento di circa 3,6 volte rispetto al valore del 2023. Questa crescita media è principalmente il risultato della crescente adozione del cloud nel tempo (che si prevede superiore del 50% nel 2035 rispetto al 2023) e della crescita economica complessiva in Europa, che porta ad un aumento del valore lordo aggiuntivo (+60% nel 2035 rispetto al 2023). I tassi di crescita sia per l’Efta che per il Regno Unito sono inferiori a quelli dell’Ue: nel 2035 si prevede che il valore degli Ecbdf user-side sarà rispettivamente di 39 miliardi di euro e 20 miliardi di euro (3,0 e 2,3 volte il valore del 2023).

All’interno dell’Ue, il valore degli Ecbdf in Germania passerà da 20,5 miliardi di euro nel 2024 a 85,1 miliardi nel 2025; in Italia si stima una crescita da 8,4 miliardi a 20 miliardi nello stesso lasso di tempo.

Seguono in questa classifica Paesi Bassi, Irlanda e Francia, anche se si prevede che la Polonia supererà la Francia nel 2035. D’altra parte, Bulgaria, Lettonia, Romania, Cipro ed Estonia rimarranno i cinque paesi che generano il valore più basso di Ecbdf, principalmente a causa delle dimensioni delle loro economie.

Lo studio stima anche il valore che i dati nel cloud avranno per grandi imprese e Pmi: per le grandi imprese che utilizzano il cloud nell’Ue il valore sarà di 74,0 miliardi di euro nel 2030 e di 120,3 miliardi di euro nel 2035, mentre per le Pmi sarà di 73,2 miliardi di euro nel 2030 e 119,0 miliardi di euro nel 2035.

Il valore economico totale dei dati su cloud

Gli Ecbdf hanno un grande significato economico: nel 2024 quelli europei varranno, secondo le stime, 107 miliardi di euro, di cui 77 miliardi di euro nell’Ue, 8 miliardi di euro nell’Efta e 22 miliardi nel Regno Unito. Per contestualizzare, basti pensare che è maggiore del Pil della Bulgaria, della Croazia o dell’Estonia o della Lettonia o Lituania).

Il valore economico degli Ecbdf nell’Ue nel 2024 include: circa 95,7 miliardi di euro di valore lordo aggiuntivo (gross value added, Gva) generato dalle imprese europee che utilizzano servizi cloud, come risultato degli Ecbdf (demand-side value); circa 11 miliardi di euro di profitti realizzati dai fornitori di servizi cloud in Europa, attribuibili al ruolo delle Ecbdf (supply-side value); circa 0,3 miliardi di euro di valore economico netto più ampio (esternalità), inclusi 0,5 miliardi di euro di valore di creazione di posti di lavoro legata agli Ecbdf e un valore negativo di 0,2 miliardi di euro che rappresenta il costo ambientale delle emissioni di gas a effetto serra legati a questi flussi di dati

La maggior parte dei posti di lavoro (oltre il 99%) e delle emissioni (oltre l’80%) è generata dai data center cloud nel paese di destinazione delle Ecbdf. Il valore rimanente (meno dell’1% del posti di lavoro e il 20% delle emissioni) è legato all’installazione, al funzionamento e alla manutenzione di infrastrutture di connessione nel paese di destinazione (tramite cavi, stazioni di scambio, server e switch). Sia il volume che il valore di questi flussi di dati aumenteranno significativamente nel tempo: sono previsti 5,6 milioni di Pb/anno di Ecbdf provenienti dall’Ue, con un incremento di circa 120 volte rispetto al 2024, mentre il valore salirà a 328 miliardi di euro nel 2035, in aumento di 4,3 volte rispetto al 2024.

I settori ai vertici per valore degli Ecbdf per le imprese che usano il cloud in Ue sono: manufacturing, commercio all’ingrosso e al dettaglio, informazione e comunicazione, attività immobiliari, ambito tecnico-scientifico, sanità, finance, PA e difesa.

I profitti dei fornitori cloud

Dal punto di vista dei cloud provider, questo flusso di dati valeva 1,8 miliardi di euro nel 2023 in Germania, ancora prima in classifica, e 731 milioni per l’Italia, preceduta da Francia, Paesi Bassi e Spagna.

Gli utili generati ci vedono terzi dopo Germania e Francia. In Germania i profitti varranno 4 miliardi nel 2024 ma arriveranno quasi a 23 miliardi nel 2035; in Francia si passerà da 3 a oltre 17 miliardi.

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