Le aziende migrano nella rete. E soprattutto, grazie al cloud, migrano nella rete gli archivi. E le soluzioni per il backup, da sempre uno degli aspetti più costosi per garantire la business continuity e il disaster recovery di una multinazionale. Corriere delle Comunicazioni è andato a cercare un caso recente di “migrazione” che ha dimensioni internazionali. Si tratta di Ricoh Company, multinazionale giapponese con sede a Tokyo attiva in 200 paesi (circa 20 miliari di dollari di fatturato nel 2013) specializzata in soluzioni e servizi per il settore della stampa, che si è trovata di fronte i problemi e i costi relativi di storage dei dati che molte aziende si trovano a sostenere.
Quando i dati aumentano, anche i costi per il backup subiscono un incremento. Utilizzare il nastro o il disco è molto costoso sia in termini di denaro che di tempo e le strategie di disaster recovery (DR) spesso non sono così economiche o mirate a un recovery dei dati immediato. La divisione Ricoh Management Transformation, che gestisce l’infrastruttura dei sistemi per tutte le aziende all’interno del gruppo, desiderava un sistema di backup che potesse garantire un ritorno sull’investimento a livello aziendale. Il cloud storage offriva un backup più economico, una maggiore affidabilità e un recovery più rapido, Ricoh ha deciso quindi di implementare SteelStore di Riverbed per realizzare il backup dei sistemi principali negli uffici corporate verso HP Cloud Object Storage.
Riverbed Technology è una azienda da un miliardo di dollari di fatturato all’anno che opera nell’application performance infrastructure. Ricoh Company ha deciso di adottare Riverbed SteelStore, il gateway di cloud storage per il backup dei dati dai principali sistemi aziendali, permettendo così alla società di utilizzare il cloud a livello di storage economicamente più vantaggioso. SteelStore secondo Riverbed incrementa le performance del backup e del recovery dei dati, e le sue funzionalità di deduplica, compressione e crittografia riducono i costi di storage, mantenendo i dati protetti nel cloud. Infatti, attraverso la deduplica, SteelStore riduce il volume di dati necessari da includere nel backup fino al 90%. Con una quantità inferiore di informazioni che viaggia in rete, i tempi di backup sono stati ridotti notevolmente. Le capacità virtuali di SteelStore hanno permesso di diminuire anche i costi totali di backup, secondo quanto affermano le due aziende, consentendo a Ricoh di iniziare a minimizzare le spese di implementazione, accelerando il backup grazie allo spostamento dei dati giusti al momento giusto. Questa flessibilità ha permesso all’azienda di avviare questa iniziativa senza effettuare grandi modifiche ai sistemi di backup esistenti e al loro modo di operare.
Quest’ultimo punto è significato e vale la pena di essere sottolineato. Ricoh può utilizzare l’ambiente Internet esistente senza una VPN o altri servizi da quando SteelStore crittografa i dati in transito utilizzando SSL v3, mentre i dati a riposo vengono crittografati utilizzando AES 256-bit. Anche nel caso in cui i dati venissero decrittografati, la sicurezza viene garantita in quanto le informazioni sono frammentate e deduplicate, evitando così che i dati originali possano essere riprodotti da terze parti. Questo garantisce sicurezza e integrità dei dati quando si utilizza una cloud pubblica. Inoltre, SteelStore permette a Ricoh di ripristinare le informazioni istantaneamente in un luogo separato in caso di evento disastroso nel data center.
“Migrare al cloud storage per il backup e il recovery ha ridotto significativamente i costi relativi alla protezione dei dati fondamentali,” dice Toshiyuki Miyakoshi, senior specialist per la System Infrastructure Section presso l’Information Control Department di Ricoh Management Trasformation Division. “Riverbed SteelStore ci permette di usufruire di tutti i benefici del cloud backup e ci garantisce che i dati siano salvati e accessibili facilmente.”