MICROSOFT

Satya Nadella a Roma: “Ologrammi nuova frontiera del personal computer”

Microsoft spinge sugli investimenti di prodotti come Hololens. Il ceo: “Una soluzione di cui beneficerà tutta l’industria”. E svela la strategia cloud-first e mobile-first: “Il futuro ci vede globali e mobili. Parola d’ordine: collaboration”

Pubblicato il 12 Nov 2015

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E’ la nuova Microsoft fatta di cloud, mobile, analytics, ologrammi e un vivace ecosistema di partner quella descritta oggi dal Ceo Satya Nadella nella sua prima visita ufficiale a Roma per l’evento “Future Decoded“, un forum all’Auditorium Parco della Musica organizzato con la regia di Carlo Purassanta, amministratore delegato di Microsoft Italia, cui ha preso parte un pubblico di 3.000 tra sviluppatori, professionisti It, studenti, manager e imprenditori italiani.

Qualche speaker ha parlato di “mutazione genetica” intrapresa dal colosso di Redmond per tenere il passo con una rivoluzione digitale che lascia indietro un mondo fatto di soli Pc per abbracciare i nuovi paradigmi dell’hitech. Microsoft se n’è resa conto da tempo e ora riassume la sua vision nel motto sintetizzato da Fabio Santini, direttore Divisione Developer Experience di Microsoft Italia, a introduzione dell’evento: “E’ la produttività che conta, non il device”.

Microsoft vuole migliorare la produttività di chi lavora ma anche la vita quotidiana delle persone indipendentemente da quale terminale o piattaforma o applicazione usano. Ecco quindi le inedite alleanze forgiate negli ultimi anni: TeamSystem, Salesforce, Redhat e Linux, Office per iPad. Ed ecco Windows 10, il primo software Microsoft per tutti i dispositivi che a due mesi dal lancio già gira su 120 milioni di Pc al mondo e che sono stati aggiornati grazie al cloud.

“Per Microsoft tutto comincia dalla mission di dare potere a ogni persona e organizzazione del pianeta di ottenere di più”, ha esordito Satya Nadella sul palco dell’Auditorium. “Questo è il cuore dell’innovazione Microsoft: diamo strumenti per creare cose eccezionali con le tecnologie digitali. E pensiamo a imprese e start-up, sviluppatori, studenti, persone: ma li pensiamo come collettività, perché le cose succedono solo se si collabora e le applicazioni e le piattaforme oggi devono permettere la collaborazione”.

Anche nei prodotti Microsoft dunque collaboration è una delle parole d’ordine. Perché se lo scopo è favorire la produttività, la collaborazione è lo strumento principe per raggiungere questo obiettivo, nella consapevolezza che la produttività deve essere ovunque, non più legata a un luogo fisico dove si lavora, né a uno specifico device o applicazione.

E se l’ambizione di Microsoft è creare “più personal computing, costruire un cloud intelligente, reinventare la produttività”, ora il colosso di Redmond deve esprimere la sua mission in un mondo mobile-first e cloud-first: “Ci saranno sempre più computer nelle nostre vite, dai bracciali smart ai sensori, il computing è pervasivo”, ha detto Nadella; “perciò quello che conta è la mobilità dell’esperienza umana su tutti i device, orchestrata dal cloud. Le rivoluzioni cloud e mobile vanno insieme”.

Nadella ha però spiegato che la sua azienda sta costruendo una piattaforma cloud “intelligente”, pensato come infrastruttura di scala globale dove i dati possono essere usati per ricavare conoscenza: i Big data non sono nulla senza analisi e “‘insight” che permettono decisioni mirate.

L’innovazione Microsoft continua anche nel mondo del computing con prodotti come il visore Hololens: “Siamo abituati a pensare che il mondo digitale replichi quello analogico; ora per la prima volta è il mondo digitale a portare gli oggetti in quello reale”, ha detto Nadella. Con gli ologrammi le idee diventano “visibili” e visulizzare le idee vuol dire fare un passo verso la loro realizzazione. Una soluzione di cui tutto il mondo dell’industria può beneficiare, ha sottolineato il Ceo di Microsoft, anche in Italia, dove designer, ingegneri, progettisti possono testare, modificare, condividere le loro idee con questa tecnologia. “Non vedo l’ora di scoprire tutto quello che gli sviluppatori e le imprese potranno fare con la loro creatività e un po’ di aiuto da Microsoft“, ha affermato il Ceo.

Nadella non ha mancato di parlare della fondamentale spinta innovativa impressa dalle start-up nelle economie mondiali, citandone tre italiane: Melixa, BabyGoldrake, HeartWatch. Sono storie di tre team di giovani che hanno beneficiato del supporto di Microsoft e che esemplificano il genio creativo del nostro Paese in grado di produrre innovazione d’impatto reale per la società: Melixa aiuta i produttori di api, BabyGoldrake si mette a servizio dei bambini in ospedale, HeartWatch aiuta a rilevare anomalie nei parametri cardiaci.

“Questo è un momento eccezionale per celebrare l’innovazione in Italia”, ha sottolineato Carlo Purassanta, Ad di Microsoft Italia, “in un luogo come l’Auditorium Parco della Musica di Roma che è simbolo di innovazione e arte. E l’innovazione è creazione di opportunità, unita a disciplina, ricerca del risultato. L’Italia ha bisogno di una spinta verso il futuro, di ambizione a crescere, di coraggio di costruire cose nuove. Come facciamo qui oggi riunendo le forze dell’innovazione italiana: studenti, start-up, sviluppatori, rappresentanti di PA e imprese. Perché l’innovazione si ottiene facendo squadra, le idee non si sviluppano in solitudine ma confrontandosi con un ecosistema”.

Purassanta ha sottolineato l’impegno di Microsoft per le scuole, per formare la cultura e il sapere del digitale, e per le start-up in Italia, presentando un un nuovo programma triennale di accelerazione d’impresa con cui Microsoft offrirà servizi di incubazione, mentoring, supporto e apporto di capitale insieme ai partner strategici Fondazione Cariplo e Invitalia: si chiama GrowITUp e andrà a caccia di imprese altamente innovative, le aiuterà a crescere e ne favorirà l’internazionalizzazione.

“L’innovazione è rappresentata da tecnologia e trasformazione di processo ma è ancor prima questione di approccio mentale alla crescita, agilità di vedere le opportunità prima dei problemi, ambizione sufficiente per guardare alla competizione su scala mondiale, capacità di assumersi dei rischi e curiosità di imparare, conoscere, ascoltare il feedback”, ha concluso Purassanta. “La fame di crescita è quel che serve all’Italia e alle imprese, è nel Dna di Microsoft ed è quello che il nostro Ceo ci sta insegnando per la metamorfosi di Microsoft“.

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