Huawei ha presentato oggi Huawei SoftCom, un’architettura di rete sistematica basata su cloud che fa leva sulla potenza del Sdn (Software Defined Networking). L’approccio di Huawei è che l’evoluzione della rete dev’essere guidata dal desiderio di maggiore semplicità. SoftCom costituisce un passo avanti verso l’ottimizzazione dell’allocazione delle risorse e la semplificazione di problematiche complesse nonché dell’intero processo.
“Da un confronto costante con gli operatori delle telecomunicazioni sappiamo che le infrastrutture di rete non sono più in grado di sostenere le attuali esigenze in costante crescita, nonostante i loro sforzi diretti a mantenersi in linea con i rapidi aggiornamenti della rete. Gli operatori si trovano, inoltre, a dover sostenere una domanda sempre maggiore di larghezza di banda e di servizi personalizzati, senza però ricevere un immediato ritorno sugli investimenti. L’industria deve riconoscere la necessità di modificare l’approccio alla gestione dell’architettura di rete e non limitarne i cambiamenti a casi isolati. SoftCom offre un approccio olistico per aiutare gli operatori a incrementare la competitività e a ottimizzare i propri ritorni sugli investimenti”, dice il professor Sanqi Li, Cto del Business Group Carrier Network di Huawei Technologies.
La strategia SoftCom si basa su quattro elementi chiave: il primo, riguarda un approccio cloud a livello di apparecchiature, che prevede la separazione di hardware e software; il secondo, è un approccio cloud a livello di rete, con la separazione tra attività di forwarding e controllo; il terzo, è un approccio cloud IT Telecom, con la trasformazione dell’infrastruttura IT da tradizionale a cloud; il quarto ed ultimo punto è l’approccio internet-oriented, che prevede la trasformazione dei sistemi telecom-oriented in sistemi internet-oriented.
Oltre a SoftCom, Huawei sta proponendo la strategia “Dig In, Widen Out” per permettere agli operatori di ridurre il costo totale di proprietà (Tco) e di creare modelli di business innovativi con reti aperte. “Dig in” porterà a un’ottimizzazione della rete, trasformando i modelli già esistenti, caratterizzati da spese di capitale e spese operative elevate, in un modello con Tco notevolmente inferiore grazie ad astrazione della rete, programmabilità, semplicità di controllo e automazione della gestione, rese possibili da Sdn, Nfv (Network Function Virtualization) e dalle tecnologie cloud.
Huawei SoftCom faciliterà la riduzione strutturale del Tco. Grazie all’approccio cloud sulle apparecchiature, le risorse di rete potranno essere condivise in modo flessibile e il loro utilizzo massimizzato. Le reti diventeranno molto più scalabili, le funzioni di rete potranno essere definite on-demand e il time-to-market dei servizi ridotto. Il cloud a livello di rete, invece, permetterà di consolidare le capacità di rete migliorandone l’intelligenza/la reattività.
“Widen Out” porterà a generare una maggiore redditività della rete, trasformando l’odierno modello di business fortemente controllato, chiuso e rigido in un modello più aperto, agile e con nuovi servizi; gli operatori potranno stabilire nuovi differenziatori chiave e proposte di valore nel nuovo ecosistema digitale, facendo leva sulla forza e sulle maggiori capacità rese possibili da una piattaforma cloud convergente mediante data center distribuiti e infrastrutture Wan (Wide Area Network).
Il Cloud e la virtualizzazione sono tecnologie chiave per l’approccio alle reti, in grado di promuovere l’elasticità e l’efficiente allocazione delle risorse al fine di ridurne il Tco per favorire l’espansione della banda larga. Grazie alle Apisarà, inoltre, possibile generare nuovo valore monetizzabile, offrendo infinite possibilità di sviluppo di applicazioni combinando il mondo delle comunicazioni con il mondo IT. Questo cambiamento migliorerà significativamente l’esperienza complessiva degli utenti e aprirà nuove prospettive per gli operatori.