Più innovazione e competenze digitali nell’Healthcare e Life Science. E’ l’obiettivo dell’accordo di collaborazione tra Ibm Italia e Università Campus Bio-Medico di Roma in base al quale verranno inoltre realizzati progetti per accelerare le scoperte scientifiche, verso un nuovo modello di trasformazione digitale nell’assistenza sanitaria. La collaborazione riunirà team interdisciplinari provenienti da comunità accademiche, scientifiche e tecniche per promuovere e sostenere l’innovazione in ambito sanitario con una particolare attenzione alla trasformazione digitale in sanità con focus sull’ospedale del futuro. In gioco anche tecnologie d’avanguardia a vantaggio di anziani e malati cronici e medicina di precisione grazie a AI, big data e elaborazione del linguaggio naturale.
Entro il 2050, la popolazione globale di over60enni toccherà i 2 miliardi, spiega una nota di Ibm: “L’Italia è uno dei Paesi più ‘anziani’ al mondo, da qui l’importanza di preparare figure professionali in grado di gestire ciò che appare un’inevitabile necessità per il benessere della popolazione”. Ibm collabora con le Università di tutto il mondo per supportare l’innovazione e lo sviluppo dei nuovi profili professionali in settori fondamentali a sostenere la trasformazione digitale nel 21° secolo, strategiche per il suo core business e in linea con le esigenze del mercato.
Inoltre, studenti e ricercatori avranno l’opportunità, grazie all’Ibm Cloud, di utilizzare la tecnologia Ibm Cognitive e testare la potenza delle applicazioni di intelligenza artificiale in tutte le fasi dell’assistenza sanitaria (dalla scoperta di nuove cure all’assistenza quotidiana di pazienti cronici). Studenti e ricercatori potranno essere assegnati in uno dei laboratori di ricerca Ibm nel mondo e essere coinvolti in progetti di ricerca incentrati sulla medicina personalizzata e di precisione.
“L’Università Campus Bio-Medico di Roma – sottolinea il Rettore dell’Ateneo, Raffaele Calabrò – è da sempre fortemente orientata all’innovazione e a generare percorsi di collaborazione con realtà aziendali di valore nazionale e internazionale nei propri ambiti di formazione e ricerca. L’intesa con Ibm, in tal senso, rappresenta un’importante opportunità, che schiude ai nostri studenti e ricercatori potenzialità di crescita e relazione con specialisti e tecnologie di avanguardia, mettendoli nella condizione di contribuire allo sviluppo delle scienze della salute del futuro”.
“La tecnologia può cambiare il mondo solo con il supporto del capitale umano in grado di sfruttarla al meglio. – afferma Enrico Cereda, Amministratore Delegato Ibm Italia, che aggiunge – Le competenze sono una priorità per il nostro Paese e questo accordo con Ucbm è coerente con il nostro impegno e senso di responsabilità verso lo sviluppo di nuove professionalità. Inoltre, l’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie come cloud, cognitive e IoT possono davvero trasformare i modelli sanitari, accelerare le attività scientifiche, abilitare la medicina personalizzata e, in generale, supportare i medici nel loro lavoro quotidiano di inestimabile valore.”