L’articolazione del cloud offre diverse prospettive ed aree di criticità che si sovrappongono alle opportunità per le aziende. Capire le differenti prospettive porta anche a tradurre il mercato sulla base delle diverse offerte e posizionamento di mercato delle aziende fornitrici. In questo caso, la distinzione è tra cloud ibrido, pubblico e privato. E accendiamo il riflettere su quello ibrido grazie alla ricerca di Synergy Research.
Secondo la ricerca per il secondo trimestre consecutivo Ibm mantiene la posizione di leader nel cloud ibrido e privato. L’ultimo report di Synergy Research Group annovera l’azienda anche tra i primi fornitori nell’intero mercato cloud per quanto riguarda gli ultimi tre mesi del 2014.
Come confermano i risultati di Synergy Research sulla crescita specifica di Infrastructure-as-a-Service, Platform-as-a-Service, cloud privato (private cloud) e ibrido, il cloud di Ibm ha la velocità maggiore, grazie a una serie contratti conclusi recentemente in diversi settori d’industria.
In quest’area Ibm è dunque una delle aziende a più rapida crescita. Dal punto di vista del marketing di Big blue questo si deve all’ampio portafoglio di offerta: Ibm, sostengono i manager dell’azienda, permette alle aziende di affrontare uno dei più profondi cambiamenti mai osservati nel business: la rivoluzione digitale. Nessuna impresa è immune, secondo Ibm: tutte devono trasformarsi e la rapidità è essenziale. E in questo il cloud di Ibm può, secondo l’azienda, fornire grande valore alle imprese.
Nel 2014 Ibm ha registrato un giro d’affari di 7 miliardi di dollari nel cloud ampliando significativamente le sue iniziative: ha investito più di 1,2 miliardi di dollari per espandere la rete globale di delivery in 40 data center cloud situati nei più importanti mercati finanziari del mondo, tra cui Francoforte, Città del Messico, Tokyo, Mumbai, Londra, Amsterdam, Pechino, Hong Kong e vari altri; ha messo sul piatto un miliardo di dollari nello sviluppo della Platform-as-a-Service Bluemix, per aiutare gli sviluppatori a creare applicazioni che promuovono il cloud ibrido; ha concluso accordi pluriennali, del valore di 4 miliardi di dollari, con Lufthansa, WPP, Thomson Reuters e ABN Amro, oltre ad accordi strategici con Sap, Microsoft, TenCent, AT&T e Intel che giocano un ruolo importante grazie al cloud di Ibm; l’azienda dispone ora di più di 120 offerte SaaS, supportando 47 delle prime 50 società Fortune 500.
«I risultati di Synergy – dice Jim Comfort, General Manager Cloud Services di Ibm – sono la dimostrazione dell’impegno di Ibm per aiutare le aziende ad affrontare le esigenze di business attuali e abilitarle alla crescita. Come piattaforma cloud per l’impresa, questo studio è un’ulteriore dimostrazione della costante leadership di Ibm nel settore».
Da più di un anno Ibm annuncia sistematicamente investimenti strategici nel cloud, di cui abbiamo spesso dato conto sulle pagine e sul sito di Cor.Com. Ibm a ampliato il suo global footprint in quest’area e ha creato la piattaforma di sviluppo PaaS Bluemix, per accompagnare gli sviluppatori verso l’era del cloud ibrido. Inoltre, l’azienda ha annunciato un nuovo Ibm Cloud marketplace che riunisce il portafoglio Ibm di funzionalità cloud e nuovi servizi di terze parti, fornendo un unico portale proprietario di accesso per le funzionalità in modalità “as a service” dei partner e di fornitori terzi, con la sicurezza e la resilienza richiesta dalle imprese.