IL REPORT

Telco, in Europa il salto nel cloud potrebbe valere 39 miliardi di risparmi

Uno studio di Arthur D. Little e Bell Labs evidenzia l’opportunità dell’impiego delle Nfv e Sdn per diventare carrier della “nuvola”

Pubblicato il 25 Mag 2015

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Per affrontare la crescita della telefonia fissa, mobile e del traffico IoT, gli operatori europei stanno inventando nuove tecnologie e standard, traendo ispirazione da tecnologie altamente ottimizzate e progetti di business dei loro competitors del Cloud. Un nuovo report di Arthur D. Little (Adl), leader del management consulting globale, e Bell Labs, il braccio della ricerca industriale di Alcatel-Lucent, “Rimodellando il futuro con Nfv e Sdn“, indica che il passaggio per diventare un carrier del Cloud ha il potenziale per ridefinire in modo significativo come l’industria può competere nell’era del Cloud stesso.

L’impatto di efficienza di avere onboarding Nfv e Sdn per questi operatori potrebbe valere 14 miliardi di euro all’anno, nel solo dominio di rete, che sarà aumentato di altri 25 miliardi di euro all’anno per la riduzione dei costi opertivi non-di-rete, attraverso una maggiore automazione e la semplificazione dei processi di business. Lo studio ha preso in esame operatori di telecomunicazioni di 35 Paesi europei che collettivamente hanno prodotto ricavi per 250 miliardi di euro nel 2013, con un investimento di 150 miliardi di euro.

Nel loro report, Adl e Bell Labs presentano un’analisi sul valore strategico e l’impatto di portare la Network Functions Virtualization (Nfv) e le Software Defined Networks (Sdn) all’interno della rete del carrier.

Tre gli approfondimenti chiave dello studio. Il primo è “Muoversi presto e con determinazione per riposizionarsi quale operatore delle telecomunicazioni”: le tecnologie di virtualizzazione della rete stanno aprendo il mercato ai nuovi concorrenti che potrebbero rapidamente erodere quote di mercato dei carrier tradizionali. La proprietà della rete non è più un prerequisito per il service provider, in pratica chiunque può diventare un fornitore di servizi. I clienti business quali banche, rivenditori o aziende del settore dei media potrebbero diventare potenti alternative alla rete di telecomunicazione tradizionale, invadendo il mercato delle telecomunicazioni di massa. I fornitori tradizionali dovrebbero sia osservare sia capitalizzare questa nuova classe di competitors “mass-market” e sviluppare le funzionalità di rete che consentano loro di attingere a prodotti e segmenti di servizi a maggior valore, ad esempio nel settore in rapida crescita della sicurezza IT (18 miliardi di euro) e nel mercato dei servizi Cloud (17 miliardi di euro), nonché nel mercato emergente dei “non-access-based wholesale businesses”.

Il secondo approfondimento è sulla “Condivisione della creazione del futuro con i principali clienti e partners”. L’industria delle telecomunicazioni si prepara a innovare le sue funzionalità di rete per raggiungere un nuovo livello di programmabilità, gli operatori devono lavorare ancora di più a fianco di produttori, venditori e governi per garantire che i nuovi standard consentano la connessione on-demand e siano gestibili con nuovi tipi di reti di calcolo e ad operatore multiplo. Gli operatori dovrebbero formare un’organizzazione equivalente a quelle come StarAlliance o SkyTeam nel settore del trasporto aereo, per facilitare gli accordi e gli scambi di servizi e funzionalità tra singoli operatori e formare una rete globale che possa competere efficacemente con i fornitori web-scale.

Infine, il terzo è “Razionalizzare, convergere, virtualizzare e automatizzare”. Negli ultimi 20 anni, la modernizzazione nelle reti IP è stata limitata dalla necessità di rispettare le funzionalità delle reti legacy e dei più disparati sistemi di gestione. Innanzitutto consolidando le funzionalità di rete e eliminando hardware obsoleto, gli operatori di telecomunicazioni otterranno guadagni sistemici dalla completa trasformazione IP e dalla modernizzazione delle operations.

“Per l’industria delle Telecomunicazioni è tempo di portare la rete nell’era del Cloud, non sarà banale ottenere programmabilità e automazione al livello necessario per il successo, ma il premio sarà significativo”, dice Jesús Portal, partner di Arthur D. Little.

”Per un service provider, il passaggio al Cloud non è più una questione di ‘se’ ma le domande vere sono ‘come e quando’. Le risposte e le strategie possono essere molto diverse per ogni operatore, in relazione al modello di business e alle strutture tecnologiche, ma non c’è dubbio che la progettazione deve iniziare ora”, dice Cassidy Shield, Managing Partner, Bell Labs Consulting.

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