Dal primo centralino “intelligente” nato in Italia, uno dei primi al mondo, al “PBX virtuale”, nuovo gioiello pensato anche per la clientela di Telecom Italia. Così Selta festeggia trent’anni di attività nella business communication italiana, iniziata nel 1985 quando nacque nei la boratori di Porto d’Ascoli il SAE 2010, un “centralino” telefonico innovativo destinato a segnare circa un decennio e che poteva crescere fino a 480 interni. Con il grande punto di forza nell’architettura basata su una matrice di commutazione interamente numerica.
Uno degli aspettivi più innovativi risiedeva nel cosiddetto canale “D”, a più bassa velocità, ma particolarmente utile perché, per esempio, un terminale in una camera d’albergo poteva associare un sensore di fumo in un impianto di sicurezza, oppure un termostato. Applicazioni particolarmente appetite nelle aziende e negli esercizi alberghieri, che sarebbero diventati rapidamente un terreno privilegiato per i dispositivi Selta.
Ulteriori “salti tecnologici” hanno poi segnato la presenza di Selta nel settore: negli anni ’90 il successore del SAE 2010, il SAE 3000, sarebbe stato il primo PBX “made in Italy” conforme alle specifiche Euro ISDN. Nel 2003, il S@EIPX avrebbe ricevuto il premio Anie per l’innovazione come primo sistema “IP Enabled”, cioè in grado di poter operare anche sulla rete digitale a pacchetto utilizzata per le connessioni Internet, oltre che su quella telefonica tradizionale
Oggi i “nipoti” di quei precursori, la famiglia “SAM”, sono i pionieri di una nuova fase, caratterizzata da elementi come web, cloud e virtualizzazione. La serie SAMoffice, che raccoglie fino a circa 400 utenze, e SAM4000E (fino a oltre 3 mila) costituiscono la nuova famiglia di PBX progettata e realizzata in Italia. Ma il vero salto qualitativo è rappresentato dalla virtualizzazione introdotta con la serie SAMubycom, che rappresenta un pilastro dell’offerta di servizi cloud di Telecom Italia (il servizio Virtual PBX/UCC di “Nuvola Italiana”, per le aziende mono e plurisede).
Grazie a questa piattaforma applicativa, ormai non è più richiesto tenere in azienda apparati dedicati, perché tutte le funzionalità sono basate sui server remoti dell’operatore. Attraverso la rete a banda larga è possibile servire in modo unificato e integrato anche organizzazioni molto complesse, accedendo anche da smartphone collegati al router aziendale o a quello di casa oltre che alla rete mobile.
“ Quella visione di decenni fa prosegue, potenziata e con una forza di innovazione continua che ci permette di confrontarci con successo con la più qualificata concorrenza mondiale – sottolinea il presidente Carlo Tagliaferri -. Quest’offerta si completa idealmente anche con un altro primato nazionale di Selta, quello di produttore di riferimento in Italia di tecnologie per la rete a larghissima banda, con piattaforme che sono già state adottate dai maggiori operatori di telecomunicazioni nel Paese”.